I lavori alla biblioteca a rischio slittamento
Fiera di Primiero, per Simion possibili vizi
La riqualificazione della biblioteca intercomunale di Primiero, al piano terra del comune di Fiera, potrebbe slittare alle calende greche, se fosse riscontrato quello che è stato posto lunedì scorso all’attenzione dell’Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (Apac). C’è la possibilità, infatti, che i lavori da appaltare non ne abbiano i requisiti con il rischio che a opera iniziata o conclusa si riscontrino illeciti (e la vicina Transacqua ben conosce l’argomento).
L’estate scorsa, il comune ha infatti approvato il progetto esecutivo, che prevede un ampio spazio vetrato che occuperà gli attuali parcheggi lungo Viale Sartori. Il progetto, a firma degli architetti Franco Ghetta e Alessandro Tamion di Vigo di Fassa, comporta una spesa pari a poco più di 999 mila euro, coperti per il 90% da finanziamenti a valere sul Fondo unico territoriale (Fut) e il restante 10% dal comune di Fiera.
Ma secondo il consigliere di minoranza, Paolo Simion, il parere della commissione edilizia e quello di regolarità tecnico amministrativa potrebbero essere viziati, facendo risultare nulli tutti i conseguenti atti amministrativi, come quelli relativi alla procedura di gara affidata all’Apac.
Simion basa i propri assunti su una verifica fatta confrontando le delibere comunali e le comunicazioni provinciali. Il progetto iniziale era in contrasto con la destinazione di zona, pertanto è stata richiesta la deroga edilizia alla quale la giunta provinciale ha dato parere positivo, «ma solo ai fini dell’ammissione dell’opera - sostiene Simion - a contributo sul Fut e in riferimento al solo progetto preliminare».
Nella risposta della Pat, si legge infatti che il progetto definitivo «deve essere oggetto di una nuova procedura di deroga, a meno che non diventi conforme alle previsioni urbanistiche». Simion sostiene che il Comune non ha richiesto una nuova deroga e neppure la nuova legge urbanistica ha abrogato la necessità del nulla osta provinciale, e il progetto non è neppure divenuto conforme alle previsioni urbanistiche, perché l’iter di approvazione della nuova variante al Prg di Fiera (che adeguava le previsioni urbanistiche al progetto) a novembre risultava ancora sospeso.
Ora, si attendono le risposte dei diretti interessati.