L'ultimo doloroso saluto ad Alessandro Avancini. Levico si è stretta alla mamma e alla figlia Fabiola
Alessandro, detto «Migola», 55 anni, se ne è andato mentre seguiva la sua passione, il suo sogno: stava volando quando il suo il parapendio a motore è caduto a Barco di Levico
Non è voluto mancare nessuno, questo pomeriggio a Levico, al funerale di Alessandro Avancini, morto in un tragico incidente mentre volava con il suo parapendio a motore sopra Barco di Levico. Presenti i parenti gli amici, tutti con troppo dolore nel cuore per riuscire ad esprimerlo.
«Una persona meravigliosa, come dicono tutti, che aveva una vita vera, viva, piena di immense gioie e fatta di motivazione e di valori» - ha detto il parroco mentre calava il silenzio - «anche ha sempre avuto il coraggio di librarsi nell’aria e osservare dall’alto questo nostro piccolo mondo, per sentirsi libero».
Molto commossa la figlia Fabiola, che ad appena 18 anni ed è rimasta improvvisamente sola: la mamma è scomparsa dopo una lunga malattia in autunno, il padre è morto lunedì in un incidente con il parapendio a motore. Pochi giorni fa lei e il papà avevano festeggiato il Natale, assieme alla nonna. «Mia madre mi ha insegnato tutto, tranne come vivere senza di lei» aveva pubblicato in un post ad inizio dicembre.
Papà Alessandro, detto «Migola», 55 anni, se ne è andato mentre seguiva la sua passione, il suo sogno: stava volando con il parapendio a motore a Barco di Levico, quando la vela è stata vista avvitarsi più volte. L'apparecchio è precipitato rimanendo con il motore ancora acceso. Per Alessandro Avancini, che avrebbe perso il controllo forse per un malore, non c'era più nulla da fare. L'amico Manuel Carli era subito accorso in aiuto. «Era uno dei pochi amici del volo che ho frequentato anche fuori dall'ambiente - racconta - Ci trovavamo assieme alla sua fidanzata Tiziana per prendere un caffè dopo il lavoro, per fare due chiacchiere. Era nato un bel rapporto di amicizia».
Carli ricorda di aver visto l'amico particolarmente sereno negli ultimi tempi. «Stava vivendo un momento felice: era un bel periodo per lui, aveva tante soddisfazioni dalla figlia. Mi parlava del volo, che era la sua grande passione, e di tutti i suoi prossimi obiettivi». La sua vita si è fermata prima di provare la nuova vela, che aveva ordinato dalla Polonia qualche ora prima di morire.