Pescatori, soci e catture in aumento nel 2015
Soci e catture in aumento, in calo le uscite. Il 2015 è stato, complessivamente, un anno buono per la pesca in Valsugana, soprattutto per la resa (decisamente positiva) dell’incubatoio in località Fontane a Telve di Sopra, di proprietà dell’Associazione Pescatori Dilettanti della Valsugana.
Quasi una quarantina i soci presenti all’assemblea annuale a palazzo Ceschi che hanno approvato, all’unanimità, il bilancio consuntivo 2016 e quello di previsione 2016. Soci che, rispetto al 2014, sono aumentati da 325 a 330 a fronte di un calo dell’11,62% delle uscite, passate da 5.951 a 5.259 (-692). Come ha ricordato nella sua relazione il presidente Celestino Ferrai «abbiamo riscontrato un leggero aumento anche nel numero delle catture: infatti, dalle 13.097 del 2014 lo scorso anno ne sono state registrate 13.145. La siccità - ha continuato - sia estiva che autunnale ci ha impegnati molto nel controllo dei corsi d’acqua e tutti i controlli sanitari effettuati sulle acque in concessione hanno dato esito negativo».
Ben sette sono stati gli interventi con l’elettrostorditore: in tre casi per lavori in alveo (Brenta Vecchio, alla foce del Chiavona e nella roggia di Surelle), quattro volte (torrente Ceggio e Maso di Carzano) per scarsità d’acqua.
Capitolo semine. Nel 2015 sono state immesse 163 mila troterelle fario, di varie dimensioni, provenienti dall’incubatoio di Telve di Sopra e 18 quintali di fario adulte, di cui 4 provenienti dalla troticoltura Leonardi. «Nei dodici mesi dell’anno sono stati rilasciati 362 permessi giornalieri e 9 settimanali, dati in aumento rispetto al passato - ha proseguito Trentin - e non è stato redatto nessun verbale per infrazioni al regolamento».
Lo scorso l’Associazione ha incassato oltre 13.500 mila euro come risarcimento per le centraline presenti in zona: 2.496 dalla Polemos per il torrente Moggio a Borgo, 8.548 euro dalla Proming per il fiume Brenta a Ospedaletto e 2.440 euro dalla Hydro Dolomiti Enel quale compensazione degli effetti degli svasi e dei controlli eseguiti nel 2015.
«Anche quest’anno è aperta la pesca alla trota marmorata ed alla trota marmorata ibrida-fario - ha concluso il presidente Celestino Ferrai - e per tutta la stagione si potranno catturare sette esemplari, non più di un esemplare per uscita, con la misura minima di 40 centimetri».
Il bilancio 2015 si è chiuso con un avanzo di gestione di poco superiore ai 13 mila euro con la Provincia che ha erogato quasi 38 mila euro per il saldo delle spese sostenute nel 2014 e come anticipo del 50% per il 2015. L’assemblea, infine, si è conclusa con la riconferma del collegio dei revisori uscente: restano al loro posto Alessandro Smaniotto (Borgo), Umberto Mossolin (Borgo) e Angelo Mengon (Castelnuovo).