«Chi ha investito ora raccoglie i frutti»
Levico, gli albergatori analizzano i dati del 2015
Partiamo dai dati. Il 2015, per gli albergatori di Levico, si è chiuso con un +10% di presenze. In tutto 335 mila le persone che hanno riempito più di trenta strutture in paese: il 60% della clientela è italiana, il resto arriva dall’estero. Dati che, però, vanno letti ed interpretati. E’ quanto successo, venerdì sera, ai soci dell’Asat locale chiamati in assemblea dal presidente Walter Arnoldo. Lo ha fatto, per loro, il presidente dell’Apt Stefano Ravelli. Una analisi, la sua, schietta e sincera.
«Un albergo su tre, lo scorso anno, ha registrato un aumento di fatturato pari al 35%. Altrettanti, però, hanno visto un calo del 13%. Da alcuni anni si va avanti così. Chi ha investito in servizi di qualità, mettendo mano anche alle strutture, sta raccogliendo i frutti. C’è chi tira bene, sta raccogliendo i frutti di una politica seria e concreta: altri, però, vanno nella direzione opposta. Serve una strategia comune e, soprattutto, una politica dei prezzi più seria».
Anche Walter Arnoldo, alla sua prima assemblea da presidente, ha messo diversi puntini sulle «i». Da albergatore-ambientalista ed appassionato pescatore non ha perso l’occasione per ricordare come in Valsugana manchi ancora una qualità ambientale adeguata. «Per fare turismo ci vuole anche un ambiente sano e aria pulita. Qui da noi, purtroppo, da questo punto di vista, rispetto ad altri territori trentini, siamo una valle di serie B».
Richieste fatte all’assessore provinciale Michele Dallapiccola che però, nel suo intervento, ha glissato sul tema preferendo richiamare la sala ad un maggiore confronto con le altre categorie economiche e produttive. «Fate rete, collaborate insieme per essere più competitivi e sfruttare le risorse presenti sul territorio». Tanti gli albergatori nella sala Senesi delle Terme. E proprio dal compendio termale arrivano altri dati. Li ha forniti il presidente Donatella Bonmassar. «Oggi l’indotto, diretto ed indiretto, prodotto dalle Terme in paese ed anche alla nostra categoria - ha ribadito - è di 10 milioni di euro. Una realtà, la nostra, che da lavoro a 70 persone. Nel 2015 il 27% degli arrivi in albergo a Levico sono riconducibili al compendio termale. Se parliamo di presenze - ha continuato - il dato sale al 55%. Oggi un cliente d’albergo si ferma, in media, 5,7 giorni: quello delle Terme per più di 11 giorni».
Terme che attirano anche nuovi clienti trentini: lo scorso anno sono aumentati del 13%. Dagli albergatori è arrivato una apertura al territorio. Non solo collaborazione con Apt, Cassa Rurale, Comune e categorie. «Anche con l’Istituto Alberghiero - ha ribadito Arnoldo - e le associazioni. Perché vivere a Levico significa vivere anche di turismo». Dopo il saluto del vicepresidente degli albergatori trentini Alberto Bertolini è toccato al sindaco Michele Sartori. Il suo è stato un chiaro invito per fare squadra insieme. «Stiamo facendo tanto, insieme, ma dobbiamo fare di più. I problemi non vanno affrontati da soli, a compartimenti stagni o, peggio ancora, isolandosi. Noi ci siamo, pronti a collaborare e proprio quando la crisi morde di più bisogna avere più fiducia e fare quadrato». Comune e albergatori stanno lavorando insieme per portare in paese la fibra ottica.
«Pochi giorni fa, anche con i commercianti, abbiamo fatto un incontro che spero possa essere risolutivo. Ne approfitto - ha concluso Arnoldo - anche per dire grazie al sindaco ed alla giunta per come stanno lavorando. Prendo ad esempio l’annosa questione dell’ex Masera. Se ne parla da anni ma ora, finalmente, c’è un serio progetto per ridare dignità a quell’eco-mostro». I lavori si sono conclusi con un omaggio al presidente degli albergatori di Trento Natale Rigotti.