Levico, area ex Beber verso la costruzione

di Giorgia Cardini

 
Settimane decisive per l’area ex  Beber-Vettorazzi: la Mak Costruzioni di Lavis, attraverso la sua controllata BCO srl, è infatti pronta ad acquisire il controllo totale di Levicopolis srl, e dunque il 50% della società e dei terreni ora di proprietà di Coopersviluppo spa, diventando così unico attore nella realizzazione del nuovo centro commerciale da 5.000 mq, progettato sull’area e al momento ancora bloccato.
 
BCO srl è infatti già nell’impresa come socio alla pari di Coopersviluppo, le licenze per partire coi lavori sono già state staccate e manca solo - per aprire il cantiere - che la società che fa capo alla Federazione Trentina della Cooperazine decida se restare o cogliere l’occasione per chiudere una delle partite immobiliari aperte negli ultimi anni che hanno provocato finora più problemi che altro.
A Levico Terme, tra l’altro, Coopersviluppo spa si ritrova anche in Levico Altinate srl, le cui aree sono state oggetto di una pesante svalutazione nell’ultimo esercizio, tanto da generare una perdita di bilancio di 2.067.739 euro, che ha determinato un patrimonio netto negativo per 1.967.740 euro. Una situazione che ha fatto finire in «rosso» anche i conti della Famiglia cooperativa Alta Valsugana, l’altro socio di Levico Altinate srl.
 
Decisamente migliore la situazione di Levicopolis srl, che ha accusato nel 2015 una perdita di 38.601 euro: ma il socio BCO non intende più aspettare. «Noi vogliamo iniziare al più presto - conferma Mirko Pellegrini, contitolare della Mak Costruzioni -: abbiamo le licenze, abbiamo già depositato la dichiarazione di inizio lavori. Stiamo aspettando la risposta del socio Coopersviluppo alla nostra offerta di acquisire anche la loro parte».
 
L’investimento sull’area ex Beber-Vettorazzi si aggira intorno ai 20 milioni di euro, per costruire un centro commerciale di circa 5.000 mq con 400 posti auto interrati, una parte dei quali saranno ceduti al Comune in virtù della perequazione e gli altri saranno a disposizione dei negozi. Il progetto prevede un supermercato di circa 1.500 mq, due o tre spazi da 800 mq, un ristorante e una serie di negozi di vicinato. 
 
Ma è un buon momento, per investire così tanto nel settore commerciale? «Sì - risponde Pellegrini -. Abbiamo già diverse richieste, sia per acquistare sia per prendere in affitto gli spazi che saranno ricavati nel complesso. E se il Sait non fosse della partita, potrebbero esserci comunque altri supermercati pronti a insediarsi: alcune catene provinciali e regionali hanno già manifestato il proprio interesse».
 
Insomma, se Coopersviluppo si tirasse fuori dall’impresa, la cooperazione di consumo potrebbe ritrovarsi in casa un altro scomodo concorrente. In ogni caso, non sarà un problema per BCO-Mak: «Prevediamo di iniziare i lavori in gennaio-febbraio del prossimo anno», dice l’imprenditore di Lavis. 
 
Quanto all’area Altinate, invece, tutto è fermo. Giorgio Paternolli, presidente della Famiglia cooperativa Alta Valsugana, dice infatti: «Non c’è fretta di vendere. È  vero, per tenere i conti a posto e fare le cose bene abbiamo dovuto svalutare l’area, ma in futuro quei terreni potrebbero recuperare valore e se dovesse essere realizzata la Valdastico, con la bretella in uscita a Levico, la zona potrebbe davvero diventare appetibile».
Insomma, di vendere non se ne parla, mentre per quanto riguarda Levicopolis e un possibile insediamento della Cooperativa nell’area ex Beber, Paternolli dice: «Non siamo stati coinvolti in alcun ragionamento, almeno finora».

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