Stop diesel, 59 milioni di euro per elettrificare la Valsugana
Il Cipe, l’organismo del governo che si occupa del finanziamento dei progetti infrastrutturali, ha sbloccato ieri 59 milioni di euro destinandoli alla elettrificazione del tratto della ferrovia della Valsugana tra Trento e Bassano. Una volta definiti i finanziamenti, le Ferrovie dello Stato, proprietarie dei binari, definiranno (probabilmente entro fine anno) l’iter e la tempistica per arrivare ad appaltare i lavori necessari a trasformare la linea che passa in Trentino da percorribile solo da treni spinti da alimentazione inquinante (diesel) a una linea che invece avrà treni mossi dall’energia elettrica con un abbattimento delle emissioni inquinanti.
Non solo, grazie all’elettrificazione della Valsugana nel tratto fino a Bassano si apre la strada per altri due progetti di collegamento ferroviario.
In particolare l’ipotesi in campo riguarda da un lato la possibilità di realizzare il bypass ferroviario della città di Trento che ha come conseguenza la possibilità di realizzare un ring ferroviario che possa fungere da metropolitana di superficie per la città di Trento.
Non solo: dietro la proposta del «Ring» c’è un’analisi trasportistica che parte dal contesto sovraregionale del progettato Treno delle Dolomiti (la realizzazione della ferrovia Calalzo-Cortina-Dobbiaco e della Primolano-Feltre) in cui si colloca il potenziamento, con elettrificazione, della linea della Valsugana. Il bypass tra Civezzano e Trento nord permetterebbe inoltre di ridurre notevolmente i tempi di percorrenza del treno: 10 minuti tra Pergine e il capoluogo.
L’altro progetto cui potrebbe aprire le porte la futura elettrificazione tra Trento e Bassano è il completamento del collegamento tra Grigno e Feltre, passando per Primolano. Tale tratto potrebbe poi collegarsi con il futuro treno delle Dolomiti che potrebbe collegare il Veneto con il Sudtirolo.
Per quanto riguarda l’elettrificazione della Valsugana, poi, un altro vantaggio riguarda il fatto che i treni che oggi viaggiano sulla linea del Brennero potranno essere utilizzati anche sulla Valsugana con economie di scala per il materiale rotabile.
A fare due calcoli sulla minor spesa per la Provincia è Roberto Andreatta, dirigente del Servizio trasporti. Oggi i costi per il gasolio sostenuti per i treni sulla linea della Valsugana di competenza della Provincia sono presto calcolati. Per i 530.000 km all’anno di Trentino trasporti esercizio e i 670.000 di Trenitalia, che garantiscono le 40 corse ferroviarie giornaliere, si può stimare un costo effettivo ferroviario di circa 1 milione 560.000 euro. A confronto la spesa annua per la trazione elettrica della Ferrovia Trento Malè (che effettua circa 1 milione di chilometri all’anno, a fronte di 1,2 milioni di chilometri della Valsugana) si attesta su circa 500.000 euro.
Quale saranno gli altri vantaggi dell’elettrificazione? «Una migliore funzionalità del parco rotabile - sottolinea Andreatta - con sinergie ed economie di scala dei turni dei materiali rotabili derivanti dall’avere (anche in termini manutentivi), un parco rotabile omogeneo ed utilizzabile su tutta la rete provinciale» con la possibilità di creare «un modello di esercizio con relazioni anche dirette tra la linea del Brennero e Venezia in ipotesi relazioni Monaco-Venezia via Valsugana senza cambio treno».