Ciclabile tra Novaledo e Marter nuovo tratto anti alluvioni
La ciclovia del Brenta potrebbe essere presto completata bypassando il tratto a traffico misto che corre sui territori dei Comuni di Novaledo e Roncegno. Dell’ipotesi di un tracciato riservato esclusivamente ai ciclisti dalla località Lago Morto fino alla zona industriale di Marter, avevamo scritto l’anno scorso.
Ma l’idea di far correre un lungo tratto di nuova ciclovia a fianco del Brenta, sulla destra orografica del fiume, si è scontrata con la considerazione legata alla necessità di completare la messa in sicurezza di Borgo Valsugana dalle piene del corso d’acqua, considerato uno dei più pericolosi in caso di piogge forti e persistenti. Ed è stato il Servizio Bacini Montani della Provincia ad aprire nuove prospettive per unire l’utile al dilettevole.
Così l’ultima versione del progetto redatto dall’Ufficio Piste ciclabili, presentata da poco ai Comuni interessati, prevede che il nuovo tracciato della ciclabile sia fatto passare in sinistra orografica usando il ponte in località Lago Morto, risalendo verso il paese di Novaledo e poi sfruttando il sedime della strada che corre a fianco di ferrovia e area industriale (via Paludi), che verrebbe innalzata di un paio di metri, diventando il nuovo argine di contenimento di una delle casse di espansione di cui si parla da anni. Inoltre, sarebbero anche realizzate due paratie sotto la strada, da azionare in caso di necessità per proteggere Borgo da ipotetiche alluvioni.
Dopo questo tratto, la pista tornerebbe in destra Brenta e correrebbe tra ferrovia e abitato: per ricavarle lo spazio necessario, sarebbero sacrificati alcuni metri di giardini privati, fino all’intersezione con la ciclabile vera e propria che inizia nella zona artigianale di Marter.
È chiaro che, per quanto riguarda la parte di competenza di Novaledo, non si tratta più di un semplice progetto cicloturistico, ma di un disegno che interseca le ragioni della protezione civile e che presenta impatti piuttosto consistenti per alcuni proprietari e affittuari di terreni e, di riflesso, anche per il Comune, che deve esprimersi sulla soluzione: «Il progetto ci è stato presentato da poco - spiega il sindaco Diego Margon - e ora vorremmo organizzare un incontro informale con gli agricoltori e i proprietari interessati, affinché venga illustrato nei dettagli dai tecnici provinciali e si raccolgano le loro opinioni. Io ho insistito affinché la Provincia mantenga la nuova pista in destra Brenta, sfruttando la strada bianca esistente: ora vedremo».
L’esigenza della Provincia però è duplice: completare il progetto di messa in sicurezza di Borgo, realizzando le casse di espansione ipotizzate diversi anni fa (anche in località Lago Morto), e risolvere il problema della congestione del traffico in estate sulla ciclabile, quando il passaggio di 2.000 persone al giorno può scontrarsi (letteralmente, perché qualche incidente serio c’è stato) con l’esigenza degli abitanti di Marter e della zona a valle di Novaledo di rientrare nelle proprie case senza rischiare investimenti.