Incisioni rupestri scoperte nel bosco in località Tellina
La scoperta l’hanno fatta, nei giorni scorsi, alcuni escursionisti.
Su una roccia affiorante lungo un sentiero nel bosco, presso la località Tellina a Castello Tesino, durante una escursione sono state scoperte delle incisioni rupestri.
Guardandole così, ad occhio nudo, risultano di difficile interpretazione e, ancor più, sembra difficile riuscirne a stimare l’esatta datazione.
In pochi giorni la notizia ha fatto il giro della conca, suscitando non poca curiosità.
Per saperne di più ne abbiamo parlato con Glauco Gadotti. Da diversi decenni si interessa di storia e dei costumi locali riguardanti il territorio del Tesino.
«La ricerca sul perché e del quando questi segni sono stati eseguiti - ci racconta - va fatta con metodi comparativi cercando corrispondenze in altri siti già conosciuti». Ed è proprio sfogliando una di queste ricerche, effettuate in passato da Ausilio Priuli e pubblicate su «Quaderni di cultura alpina», riguardanti le incisioni su roccia nell’Altopiano dei Sette Comuni, che è emersa una grande rassomiglianza tra i due siti. Glauco Gadotti ha immortalato le incisione rupestre. E tutto il materiale è stato anche musso a disposizione del web.
«In sostanza si tratta di micro coppelle antiche collegate da canali cruciformi. Non è da escludere quindi che gli autori di queste incisioni appartengano, data la vicinanza dell’altopiano vicentino con la Valle del Tesino, alla stessa popolazione di cacciatori che in epoche remote venivano dalla pianura a caccia sulle nostre montagne».
Le incisioni a coppella sono presenti in varie culture preistoriche e non, ma il loro reale significato rimane, per ora, un mistero. È quasi sicuro che queste «scodelle» scavate nella roccia fossero legate a qualche tipo di culto ancestrale, legato alla natura. Le ipotesi più plausibili sono quelle di culti legati all’acqua. Si è pensato anche che le incisioni potessero raccogliere grassi vegetali o animali per creare fuochi rituali.
Quasi sempre le coppelle sono legate a primitivi culti del sole ed alla fecondità della terra. Scavare una pietra ove si raccoglie l’acqua, che assieme al sole è fondamentale alla vita animale e vegetale, era per l’uomo un atto sacrale. In qualche caso si sono trovate coppelle scavate su pietre di copertura di sepolture e forse in questi casi le coppelle venivano riempite di grasso per accendere piccoli fuochi.
Un’altra interpretazione ipotizza che, in alcuni casi, l’esecuzione delle coppelle sia il risultato di micro escavazioni per procurarsi, da determinate rocce, il minerale stesso, ritenuto taumaturgico.
Una cosa è certa. Le incisioni rupestri rinvenute a Castello Tesino, in località Tellina, sono di grande interesse. Resta ora da capirne l’origine e, se esistono, gli eventuali collegamenti con altri siti viciniori.
Un pezzo di storia, o in questo caso di preistoria, da scrivere ed interpretare.