Cavalcavia della Costa a Levico Il cantiere partirà in ottobre
Chiarimenti e ufficializzazioni sono giunte giovedì 15 giugno in merito ai lavori sulla strada statale 47 che riguarderanno la messa in sicurezza statica del cavalcavia della Costa a Levico Terme.
Dopo che mercoledì l’annuncio era stato affidato ad un comunicato molto scarno di «Viaggiare in Trentino», il quale aveva preannunciato il restringimento di carreggiata e il limite di velocità fisso a cinquanta chilometri orari fino a marzo 2018, maggiori dettagli pervengono ora dal sindaco della cittadina termale Michele Sartori e dal consigliere provinciale Upt Gianpiero Passamani.
La prima notizia è l’ufficializzazione della realizzazione lavori, necessari poiché l’asfalto che ricopre la suddetta struttura al km 111 risulta sdrucciolevole e foriero di pericolo non solo per la tenuta stessa della strada statale, ma anche e soprattutto per tutti coloro che transitano in macchina sulla sottostante strada provinciale 1 o in bicicletta sul tratto di cilopedonale che la affianca proprio in quel tratto.
«Per impedire ciò - ha affermato Sartori - subito dopo l’intervento dei vigili del fuoco alla fine di gennaio sono state posizionate le barriere New Jersey in cemento per impedire soprattutto ai camion di transitare sul cordolo esterno della carreggiata, nel punto più pericoloso per lo sfaldamento della strada».
Il primo cittadino ha inoltre spiegato che nei mesi successivi la sede stradale non verrà ristretta più di quanto lo è già, mentre per il tratto interessato dai lavori, circa 200 metri, il limite di velocità è stato ridotto da settanta a cinquanta chilometri orari, «e di questo- conclude Sartori - devo dirmi sinceramente contento».
Maggiori chiarimenti in merito alla natura e alla durata dei lavori è stata fornita dal consigliere Passamani: «La scelta che è stata effettuata è quella di imbastire il cantiere non prima del prossimo ottobre: se infatti la circolazione sulla SS47 non verrà mai interrotta, la messa in sicurezza del cavalcavia comporterà periodiche chiusure della sottostante Provinciale. Dare il via ai lavori adesso significherebbe compromettere pesantemente la stagione turistica, che nella zona dei laghi costituisce il fulcro dell’attività lavorativa e finanziaria di tutto l’anno».
Alla luce di questo ecco spiegato il motivo della conclusione del «restauro» del sovrappasso al 31 marzo 2018, anche se a detta di Sartori e Passamani si tratterebbe di una data più stimata che calcolata scientificamente.
Aspettando ottobre, all’automobilista in transito tra Levico e Caldonazzo viene comunque obbligato fin da subito a limite dei cinquanta orari, mentre il restringimento della carreggiata, attivo dal febbraio scorso, alla fine dei lavori festeggerà giusto un anno di vita.
Tutti i pendolari della Valsugana dovranno ora sperare che non sorgano ulteriori difficoltà e ritardi, dal momento che sotto il medesimo cavalcavia passa anche la linea ferroviaria, chiusa in questi mesi proprio per manutenzione.