Lavori di notte sulla ferrovia, i turisti scappano Rivolta dei titolari di camping a Caldonazzo
Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione estiva sui laghi della Valsugana. Il tempo è magnifico ma i disagi notturni dovuti ai lavori sulla ferrovia della Valsugana in questi giorni hanno ridotto allo stremo gli esercenti con attrezzature, macchinari e operai al lavoro sulla linea ferroviaria, che si trova poco distante dai campeggi, dalle 22 fino alle 4 del mattino.
«Sono tre notti che ci tengono svegli fino alle 4 del mattino» ci racconta Lucia Ferrari, la titolare del Campeggio Isola Verde a Calceranica, maggiormente colpito perché attraversato dalla ferrovia. «Hanno ottenuto la deroga per il superamento dei decibel, e oltre al rumore insostenibile, i nostri clienti hanno dovuto sopportare le vibrazioni e la polvere»: più di 20 le famiglie che hanno abbandonato il campeggio in anticipo per la condizione invivibile e quelli che sono rimasti sono evidentemente scontenti, tanto che una signora «venerdì notte ha preso il suo sacco a pelo infuriata ed è andata a dormire in spiaggia libera. Come darle torto?»
La critica dei titolari dei campeggi va alla poca capacità di pianificazione di questi interventi che minano il turismo della Valsugana e del Trentino, lasciando nei clienti europei un ricordo di attenzione zero all’ospite: «quest’anno era tutto perfetto e ci è venuto incontro anche il tempo ma i lavori hanno affossato miseramente tutti i nostri sforzi, rendendoci impotenti» ci dice sconsolato Gino Graziadei del campeggio Punta Lago. Infatti l’inizio dei lavori lungo la linea, seppur necessari, nella zona di Calceranica e Caldonazzo non poteva avere un tempismo peggiore: dal 10 a oggi l’opera ferroviaria ha compromesso le giornate di punta di Pentecoste e il week-end del Corpus Domini, che vedono Austria e Germania riversarsi attorno al Lago di Caldonazzo.
«I nostri ospiti soggiornano in tenda o camper - dice la signora Ferrari - e molti si sono lamentati di non essere stati avvisati al momento della prenotazione di questo cantiere». Ma la verità è che nemmeno i titolari delle attività lo sanno: che sarebbero iniziati in questi giorni «lo siamo venuti a sapere solo il giorno in cui abbiamo visto il passaggio a livello chiuso e il cantiere bell’e pronto sulla ferrovia: un incubo».
Al campeggio Fleiola, sempre a Calceranica, invece hanno iniziato a muoversi gli stessi clienti contro gli enti preposti all’organizzazione dei lavori: «stanno facendo girare per la struttura una petizione e raccolta firme da consegnare alla Provincia» ci dice il titolare Michele Tomasi, aggiungendo rassegnato che «è evidente che il Trentino non ha una mentalità turistica», in quale altra località gli ospiti vengono (mal)trattati a questo modo? Fa parte dell’accoglienza sapersi prendere cura dei propri clienti e «chi “programma” queste opere impattanti con macchinari enormi nelle ore notturne nelle vicinanze di campeggi, abitazioni e attività dimostra negligenza e poco rispetto per il nostro lavoro e per la promozione turistica della Valsugana e del Trentino» conclude Graziadei.
Per il week-end era stata promessa un po’ di pace ma venerdì notte le macchine sono rimaste accese e fumanti da mezzanotte fin oltre le 2, mentre sembra che sabato e domenica notte sia prevista una pausa: non certo per rispetto del turismo, ci hanno ricordato i titolari delle attività, ma per l’organizzazione lavorativa.
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