La maggioranza perde Rossella Piazza
Alla seduta consiliare di giovedì 27 luglio, convocata su richiesta delle minoranze e disertata dalla maggioranza, è seguito l’altra sera un consiglio comunale tempestoso e ricco di avvenimenti.
È stata bocciata con 10 voti contrari, 5 favorevoli e l’astensione della consigliera Piazza l’interpellanza sul Pgtis, girata in mozione durante la seduta per favorire la discussione, presentata dai gruppi Movimento cinque stelle e da tre consiglieri di Impegno per Levico che tanto ha fatto parlare di sé nelle ultime settimane e che aveva come scopo primo quello di chiedere le dimissioni della vicesindaco e assessore all’urbanistica Laura Fraizingher, e nel contempo «annullare» ciò che era stato fin ora fatto sul vecchio piano regolatore dal 2009, che secondo i proponenti della mozione presenta parecchie incongruenze e inesattezze.
«Questa faccenda è importante - ha detto il capogruppo di Impegno Tommaso Acler - si consideri che la presente consiliatura ha portato avanti in campo urbanistico solo 2 varianti al Prg che sono state entrambe bocciate e questa è colpa di Sartori che ha sbagliato a distribuire le competenze: non resta loro che rassegnare le dimissioni».
Il confronto ha portato ad una spaccatura all’interno della maggioranza che è uscita dalla seduta consigliare danneggiata con l’abbandono della maggioranza da parte della consigliera Rossella Piazza che ne faceva parte tra le fila del Pd. Esterrefatti dall’uscita i membri della maggioranza e il sindaco Michele Sartori, ma ancora più dalla piega presa dalla discussione di un’interpellanza che avrebbe dovuto trattare di Pgtis. «Dispiace sentire - ha detto il sindaco - che questa sera non si sta parlando di Piano regolatore, che tra il resto è un buon Piano che cerchiamo di portare a casa al meglio in tempi strettissimi (la scadenza è a fine agosto prossimo), ma che una parte delle minoranze sta cercando di seminare dissenso nella giunta semplicemente per farla cadere. Per far questo esiste uno strumento chiamato mozione di sfiducia, non si può sfiduciare un assessore che ha ricevuto il suo mandato e i suoi compiti dal sindaco all’inizio della legislatura».
In merito al Piano, ha aggiunto il sindaco, se non si riuscirà a concludere l’iter entro la data stabilita «si ripartirà, ma non da zero perché si tratta di un documento stratificato, realizzato nel corso degli anni».
Laura Fraizingher ha risposto chiarendo tutti i punti richiesti dall’interpellanza. aggiungendo che «nel testo c’è qualche inesattezza sulla storia della variante. Mi permetto poi di esprimere tutto il mio disagio per un attacco personale gratuito mosso solo da questioni politiche. Nessun rilievo da parte della Provincia è stato fatto nel merito concreto della variante che, senza la problematica della decadenza dei termini, sarebbe adozione definitiva da tempo. Le deleghe mi sono state affidate dal sindaco e io ho accettato l’incarico, cercando di svolgerlo con la massima diligenza».