Il Papa invita Sauro in Vaticano
Uno straordinario ponte ideale fra la Città del Vaticano e il Tesino, con Sauro Sartori invitato la settimana prossima alla beatificazione di don Primo Mazzolari.
Tutto comincia con una storia autentica. Sauro Sartori, persona molto nota in valle ma che ha origini nel ferrarese, scrive al Papa: «Sua Santità, caro Francesco, con questa mia lettera vorrei portare una testimonianza, umile e familiare, riguardo a don Primo Mazzolari, la cui beatificazione si terrà il 19 settembre prossimo. Mio padre, Carlo Sartori (comandante partigiano, seppur figlio di una famiglia di origini venete molto cattolica, non era praticante) ebbe modo di incontrare, conoscere e frequentare Mazzolari durante la Resistenza partigiana in alcune riunioni clandestine nel mantovano dal 1944. Mio padre - continua la lettera - ha sempre parlato di questa speciale amicizia, della grandezza di questo prete molto umano».
«Io stesso ho avuto modo di assistere, all'età di dieci anni, nell'ottobre del 1957, alla visita che don Primo ha voluto fare alla nostra famiglia. Sono passati sessant'anni, ma il ricordo è ancora vivo: un anziano prete che bussa alla porta; le domande, rivolte a mia madre, scherzose e fraterne, per sincerarsi dell'accettazione da parte di Carlo del matrimonio religioso e sulla nostra condizione di battezzati... E poi soprattutto l'abbraccio, umano e fraterno, tra i due. E le lacrime di mio padre, che vidi per la prima volta piangere. Sono sicuro che anche mio padre sarebbe stato immensamente felice per don Primo, uomo di fede e amico del popolo».
Fin qui la lettera. Pochi giorni dopo, la risposta dal Vaticano: il Sommo Pontefice «esprime viva riconoscenza per il premuroso pensiero». Sauro Sartori è incredulo e nello stesso tempo molto emozionato perchè mai avrebbe pensato che il Papa rispondesse. E invece, di lì a pochi giorni, anche la Segreteria vaticana telefona a Sauro Sartori per dire che Papa Francesco lo invita in Vaticano nel giorno della beatificazione.