Ex Ingros, riapertura possibile in un mese

di Giorgia Cardini

Potrebbe riaprire a inizio novembre, il negozio principale della Famiglia cooperativa di Primiero, nel centro ex Ingros di viale Piave. Piano piano, infatti, si stanno componendo i pezzi del puzzle urbanistico che dovrebbe consentire a Primiero Sviluppo srl e alla Coop di ottenere le nuove concessioni e licenze necessarie a utilizzare l’immobile dichiarato «abusivo» due anni fa dal Consiglio di Stato.
 
Gli ultimi passaggi. Dopo l’autorizzazione, rilasciata il 5 luglio dal consiglio comunale di Primiero San Martino di Castrozza, per la realizzazione dei parcheggi interrati pertinenziali all’interno delle fasce di rispetto di viale Piave e via delle Fonti, Primiero Sviluppo ha presentato alla Comunità di valle il Piano di lottizzazione che rappresenta una versione più particolareggiata del Piano guida approvato l’anno scorso dalla commissaria straordinaria del Comune, Paola Matonti.
 
L’okay critico della Comunità. La Commissione per la pianificazione e il paesaggio (Cpc) della Comunità, circa un mese fa, pur non rinunciando a esprimere rilievi critici sulle dimensioni, la posizione e l’inserimento del complesso, ha rilasciato - spiega il presidente della Comunità e della Cpc, Roberto Pradel - parere positivo non vincolante sulla qualità architettonica dell’immobile: «Ormai l’edificio esiste e ne va evitato il degrado. Ma il nostro è un atto formale che si colloca nell’iter, per far sì che il Comune possa approvare il Piano di lottizzazione».
 
Il Comune in attesa. Dopo aver ottenuto tutti i pareri previsti dalla normativa, Primiero Sviluppo depositerà ufficialmente il Piano di lottizzazione e la relativa convenzione negli uffici del Comune: «Ci sono stati finora una serie di incontri - spiega il sindaco Daniele Depaoli - per mettere a punto i particolari della convenzione, che stabilisce quali oneri e contropartite spettano al Comune e quali a Primiero Sviluppo». Trovata la quadra, il Piano verrà depositato.
 
I tempi. Il Pdl dovrà essere pubblicato all’albo per 20 giorni: dopodiché, la giunta comunale potrà approvarlo senza passare in consiglio comunale, in quanto la legge urbanistica del 2015 prevede che, per i Piani sotto i 2.500 metri quadrati e per i Comuni sopra i 5.000 abitanti, ci pensi la giunta. «Se il deposito avverrà in una decina di giorni - considera il sindaco -, entro un mese potremmo arrivare all’approvazione», poi al rilascio delle licenze.
 
Gli oneri e la causa. Primiero Sviluppo dovrà versare però nuovi oneri di urbanizzazione in quanto le licenze precedenti erano state annullate. Sarà una somma inferiore a quella pagata al Comune di Transacqua nel 2010, in quanto la normativa urbanistica prevede ora che gli oneri siano dovuti per la superficie utile e non più per il volume complessivo. Ma c’è un ma, sul quale il Comune ha rivolto un quesito al servizio Urbanistica della Provincia: la srl  dovrà pagare anche una sanzione conseguente alle sentenze con cui l’immobile è stato, di fatto, dichiarato abusivo? Il dubbio concerne il fatto che la società aveva costruito il complesso, al tempo, in base a concessioni edilizie esistenti e non in assenza delle stesse. Dunque, pur essendo poi state annullate, non si tratterebbe di un abuso vero e proprio. Questione delicata e rilevante, questa della sanzione, alla luce anche della richiesta di risarcimento danni da 13 milioni che la srl e la Famiglia cooperativa potrebbero decidere di mandare avanti rivolgendosi al giudice ordinario: per farlo, hanno ancora un mese di tempo.

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