Fornace, i cartelli della discordia
«Vietato bighellonare» è stampato sul cartelli apparsi nei giorni scorsi in alcuni luoghi di Fornace, come la piazza della chiesa e di Castel Roccabruna (sede municipale), e pure su un cartello stradale indicante lavori in corso, nei pressi del monumento «ai Caduti». La firma è quella del sindaco Mauro Stenico.
E così «la popolazione si sente offesa, con noi al loro fianco» raccontano, nel segnalare l'accaduto, i consiglieri del gruppo di minoranza «Fornace verso il futuro» del capogruppo Walter Caresia. A parlare di un sindaco autoritario, più dedito a porre limitazioni e divieti, piuttosto che propositivo e accogliente verso iniziative in favore del mondo giovanile, sono Gabriella Valler e Manuel Roccabruna. Anche perché - dicono - sia pure non specificato, appare piuttosto chiaro il riferimento ai ragazzi e ai giovani del divieto a ritrovarsi in piazza. Macché oppressione!
«Per una volta, mi sono permesso di scherzare. Così, tanto per farci sopra una risata collettiva, che credo possa solo fare bene a tutti» risponde il sindaco Stenico. Primo cittadino che, piuttosto divertito nel sostenere la sua tesi, aggiunge rassicurando i giovani di Fornace, che potranno sempre ritrovarsi in tranquillità in piazza. «Con quei cartelli non ho inteso altro che proporre una sorta di esperimento sociale. A mo' di scherzo». Cose strane, mormorerà qualcuno. Ma poi nemmeno tanto se - come lo stesso sindaco precisa - si sarebbe optato verso una via distensiva e leggera per richiamare la gioventù a migliore decoro e più ortodossi comportamenti. «Ho provato a metterla in modo divertente, magari ironico, nel tentativo di porre fine al chiasso che si verifica sotto il loggiato del municipio. Dove, sovente, rimane il segno dei ritrovi, rappresentato da bottiglie vuote, cartacce e mozziconi di sigaretta» dice Stenico.
E poi, chi potrebbe azzardare che il sindaco possa esprimersi in tali modi nei confronti di un cantiere in allestimento al monumento, per la sistemazione della pavimentazione messa sottosopra dagli eventi atmosferici di agosto. In effetti, come assicura lo stesso sindaco, qualcuno - voglioso di sorreggere il moccolo allo scherzo - avrebbe spostato il cartello galeotto sul segnale triangolare di «lavori in corso».
Quindi, nessuna offesa per alcuno. Tutta una burla, peraltro mirata. Che, pare, qualcuno potrebbe avere intuito, spingendosi a ipotizzare che il «Vietato bighellonare» affisso in zona municipio potesse essere indirizzato ad amministratori e dipendenti. Naturalmente, suggeriscono altri, contando sull'effetto di contro burla. Così, tanto per divertirsi tutti assieme. «Anche perché, per fortuna, i ragazzi ci hanno un po' giocato su, rispondendo al sindaco che quei cartelli è meglio che li mettiate nei vostri uffici» aggiunge Gabriella Valler. Consigliera di minoranza che prende spunto per ribadire le critiche verso una maggioranza definita «rigida e sorda nei confronti delle istanze dei giovani, che vengono sistematicamente disattese».
Affermazioni che il sindaco respinge al mittente, ricordando solo l'ultima, recente convenzione stipulata nell'ambito del «Piano giovani di zona» per la gestione a Fornace del «Centro di aggregazione giovanile». «E, quando sarà agibile il rinnovato teatro, nello stabile ci sarà anche una sala dedicata alle attività giovanili» conclude il primo cittadino.