Un'amicizia lunga un secolo

Le campane a festa hanno accolto la delegazione di Corropoli. Un legame, quello tra la comunità di Telve di Sopra e la cittadina abruzzese, nato durante la Prima Guerra Mondiale quando tante famiglie vennero sfollate per quattro anni dalla Valsugana . Da trent'anni è nato un gemellaggio, ricorrenza festeggiata nei giorni scorsi in paese. Dopo una visita al museo etnografico raccolta Tarcisio Trentin, la comitiva guidata dal sindaco Umberto D'Annuntiis ha degustato le castagne preparate nel piazzale della canonica dai fanti e dagli alpini. Domenica mattina una camminata a piedi alle prime stazioni della via crucis, alla chiesetta del Sassetto con a seguire la Messa nella chiesa parrocchiale concelebrata da don Renzo Scaramella e don Ivo (ex parroco di Corropoli). Nell'omelia don Renzo ha ricordato come il vangelo del giorno si adatta alla vicenda che ha coinvolto le 2 comunità. Si parla del più grande dei comandamenti "amerai il prossimo tuo come te stesso'. Nella sala consiliare, intitolata a Corropoli, il momento ufficiale con i due sindaci, Ivano Colme e D'Annuntiis, che hanno rimarcato come il vincolo che ha portato al gemellaggio va tramandato alle nuove generazioni e deve essere d'esempio. Tra il 1915 ed il 1919 a Corropoli sono nati 5 bambini e decedute 16 persone che riposano nel camposanto abruzzese. Per l'occasione il coro parrocchiale ha intonato l'inno di Telve di Sopra, scritto dal maestro Nello Pecoraro, ed una canzone popolare abruzzese. Il sindaco Colme ha donato una targa con impressa la foto dei profughi al rientro a casa, il collega di Corropoli una piastrella con l'immagine di due mani che si stringono tra gli stemmi dei due comuni. La giornata di festa si è conclusa con un pranzo al ristorante Negritella di Torcegno. M.D.

 

comments powered by Disqus