Turisti scambisti, il business L'albergatore: «Loro spendono»
Altro che scandalo: quelli che arriveranno da domani a domenica nell’hotel di Fiera di Primiero riservato alla prima edizione di «SexinNord» sono clienti di fascia alta, che portano profitto a tutta la valle: e magari ce ne fossero tanti, con questa capacità di spesa.
Replica così, ai tanti che lo stanno criticando, Elio Tavernaro, l’albergatore che ospiterà nella sua struttura a 4 stelle il raduno di cultori dell’erotismo e del libero amore (l’Adige di mercoledì scorso): «La nostra - spiega - è stata una scelta autonoma e ragionata, fatta con la certezza di non creare alcun problema agli organi turistici dell’intera valle».
E l’evento, per l’albergatore, non ha nulla di scandaloso: quelli che arriveranno a Fiera sono «professionisti di alto target che, per un periodo limitato di 4 giorni, prenderanno l’intera struttura solo per loro. Hanno prenotato pulmini per il transfert a San Martino, dove scieranno, prenderanno a noleggio attrezzature, compreranno skipass, prenoteranno maestri di sci, creando sicuramente, visto la loro grande capacità di spesa, notevole indotto».
Il ragionamento di Tavernaro punta ad aprire un dibattito sul modello turistico imperante: «I nostri colleghi accettano spesso clienti stranieri o italiani che pagano 25-30 euro a notte, ossia un terzo di quello che pagano questi. Facendo ciò, creano profitti alle loro aziende e alla nostra valle? È meglio fare turismo abbassando i prezzi, facendoci la guerra al ribasso?». Per Tavernaro, «queste scelte vanno in un’unica direzione, senza possibilità di innovazione e crescita. Ma in Primiero, e a San Martino, non possiamo assolutamente azzardarci ad aprire bocca per dire: “la gente non spende”».
Poi l’albergatore si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Gli artefici delle polemiche, riferite soprattutto all’articolo uscito il 14 febbraio, fanno parte di quella generazione che ha portato alla vertiginosa caduta del sistema turistico di San Martino, mettendo in ginocchio l’intera valle. I dati che ci propongono sono di grande crescita, 20% dicono. Certo, ma comparati a cosa? Allo scorso anno, quando metà delle strutture ricettive attualmente aperte erano chiuse? Impariamo a interpretare i dati: a fronte del 20% degli arrivi e presenze vi è anche un +20% dei ricavi netti? Rispondetevi da soli».
Insomma, se a Primiero vuol venire un cliente con capacità di spesa, non lo si può perdere solo perché propone una vacanza particolare: «Precisiamolo - conclude Tavernaro - non sposiamo l’ideologia o la mentalità: facciamo solamente il nostro lavoro con la stessa professionalità che abbiamo da quasi 40 anni, portando innovazione, sviluppo a noi, ai nostri collaboratori e alle loro 20 famiglie ma anche all’intera comunità di Primiero! Non siamo certamente degli sprovveduti. Con la stessa competenza e professionalità con cui accoglieremo questa tipologia di clienti, abbiamo anche accolto tutta la produzione, il cast e la troupe del film “Sconnessi” girato a maggio e in uscita in questi giorni ma di cui nessuno parla e continueremo ad accogliere famiglie, coppie e tutto quello che il mercato turistico ci riserverà in futuro. Orgogliosi e con il sorriso di chi le cose le sa fare e le fa anche bene, noi e tutto il nostro staff».