Addio ad Alessandro Calvi «Impossibile da dimenticare»

Una perdita inaspettata e una tragedia quella che ha colpito amici colleghi e famiglia di Alessandro Calvi. Il camionista di origini romane, che da 10 anni viveva con la compagna Loredana a Caldonazzo ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti quelli che l’hanno conosciuto scomparendo in un drammatico incidente all’età di soli 54 anni: il violento tamponamento tra mezzi pesanti avvenuto nella tarda mattinata di giovedì non ha lasciato scampo ad Alessandro che, nonostante sia stato prontamente soccorso e portato d’urgenza all’ospedale San Maurizio di Bolzano, non ce l’ha fatta.


La notizia si è diffusa velocemente travolgendo la compagna e quanti lo conoscevano. Amici e colleghi di lavoro lo ricordano con tristezza e dolore come un instancabile lavoratore, responsabile e una persona sempre solare e sorridente, impegnata specialmente a trasmettere passione e amore per tutto ciò che faceva alle giovani generazioni.


Attivo nell’ambito dell’associazionismo sportivo locale, per anni si è dedicato al nuoto, una disciplina che amava moltissimo e in cui aveva ottenuto anche a livello agonistico degli ottimi risultati. Successivamente, hanno raccontato commossi gli amici dell’associazione sportiva dilettantistica Stile Libero Valsugana di Levico Terme, Alessandro aveva abbracciato lo sport della pallanuoto. È stato proprio questo sport a far scattare la scintilla dell’amicizia con Mario Taglianozzi, rappresentante dell’associazione levicense: «ci siamo conosciuti a Levico, in piscina, abbiamo messo insieme dei ricordi di gioventù e ci siamo accorti che molte passioni ci accomunavano tra le quali la disciplina della pallanuoto. Insieme dal 2006 e per 8 intensi e bellissimi anni abbiamo portato questo sport in Trentino coinvolgendo fino al 2014 ragazzi e ragazze che allora erano piccoli ma sono cresciuti grazie alla passione e agli insegnamenti di Alessandro, con la pallanuoto nel cuore».


E sono proprio questi i ragazzi che, ci ha raccontato Taglianozzi, nella giornata di ieri hanno continuato a telefonare per la scomparsa di Alessandro, un istruttore impossibile da dimenticare per la sua squadra e per quanti lo hanno potuto conoscere, compresi gli sportivi della SND Nuotatori trentini, con cui collaborava nei primi anni come istruttore e tecnico: il Presidente con il direttivo, gli allenatori, e gli atleti tutti piangono la sua tragica scomparsa e si impegnano a ricordarlo come lo sportivo sorridente ed entusiasta che hanno sempre visto in corsia.


Ora si stringono alla compagna Loredana gli amici e il mondo del nuoto trentino di cui per tanti anni ha fatto parte anche lui.
Alessandro ha lasciato un vuoto difficile da colmare soprattutto per quanti lo conoscevano non solo per le sue passioni sportive e per la dedizione all’associazionismo ma anche sul lavoro.


Sconvolto dalla sua perdita il datore di lavoro Mehrez Zurgoi dell’MZ Trasporti, che si occupa del rifornimento di alcuni supermercati della regione, dove Alessandro aveva iniziato a lavorare nel mese di ottobre dell’anno scorso; ma i due si conoscevano dal 2015 e avevano già stretto buoni rapporti.


«La mia è una ditta piccola, siamo in quattro, e siamo prima di tutto amici. Io, Alessandro e gli altri facciamo lo stesso lavoro, andavamo a mangiare insieme e oggi non ci è sembrato impossibile che lui non ci fosse». Aveva appena finito le sue consegne quando ha saputo la notizia del tragico incidente in cui Alessandro ha perso la vita. «Quando sono tornato mi sono accorto che qualcosa non andava perché la sua moto era ancora dove l’aveva lasciata la mattina. La sua mancanza si è sentita ancora più forte: vedere la moto anche questa mattina e sapere che Alessandro non sarebbe tornato a prenderla ci ha fatto realizzare l’accaduto». È vicino alla famiglia in questo momento Zurgoi e con lui anche gli altri colleghi e i magazzinieri con cui aveva a che fare frequentemente.


I funerali, in attesa della fine dell’indagine sull’incidente, non sono ancora stati fissati.

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