Scurelle, frana vicino alle case Il vallotomo ferma il fango
Ha un fronte di 20 metri la frana che si è staccata nella notte tra sabato e domenica a monte dell’abitato di Scurelle, in Valsugana. Fango e acqua sono stati trattenuti a una ventina di metri dalle abitazioni dal vallotomo, una sorta di muro realizzato dall’amministrazione comunale ai piedi delle rocce che incombono sul paese. Secondo i primi accertamenti, a causare lo smottamento sarebbe stato un intasamento delle tubature delle acque nere di Spera, nel Comune di Castel Ivano, ed un ruolo non marginale sarebbe stato giocato anche dalla falda acquifera.
«Il vallotomo profondo circa un metro è stato completamente riempito da fango e massi, alcuni dei quali di notevoli dimensioni - spiega il sindaco di Scurelle Fulvio Ropelato - ed ha evitato che il materiale scendessero sulle abitazioni». È evidente che la situazione abbia creato un certo allarme tra i residenti, anche se - come spiega il primo cittadino - nessuno si è accorto di ciò che era accaduto fino alle prime luci dell’alba.
A lanciare l’allarme contattando il numero unico dell’emergenza 112 attorno alle 5 del mattino è stato Sergio Boso, la cui casa si trova poco sopra la scuola materna. L’uomo ha notato un principio di allagamento in cantina: l’acqua stava entrando attraverso le bocche di lupo. I vigili del fuoco volontari guidati dal comandante Roberto Sartor sono intervenuti tempestivamente e, appena l’oscurità della notte ha lasciato spazio alla luce, hanno compreso la gravità della situazione: il terreno di un vigneto e del bosco in località Sogiane si è spostato a valle per un centinaio di metri. I massi pericolanti sono stati dunque messi in sicurezza dai volontari, che hanno proseguito i lavori di messa in sicurezza della zona fino al primo pomeriggio.
Il vallotomo è leggermente in pendenza verso ovest e, nella notte, l’acqua che non è stata trattenuta dal muro realizzato sette anni fa ha rischiato di invadere le cantine. «Fortunatamente le abitazioni sono state risparmiate dall’acqua» commenta il primo cittadino. In mattinata è stato richiesto l’intervento di un geologo che ha compiuto i necessari accertamenti.
Tutto sarebbe da ricondurre a un intasamento della rete fognaria, che ha provocato l’uscita del materiale attraverso una diramazione verso uno dei «pozzetti» che si trovano sulla strada provinciale che collega i paesi di Strigno e Spera. «Dal terreno franato continua ad uscire dell’acqua, che è stata opportunamente incanalata dai nostro corpo dei vigili del fuoco, che hanno lavorato con grande impegno» osserva Ropelato. L’ipotesi è che si sia aperta una falda.
In questi giorni si procederà allo svuotamento del vallotomo dalla melma. Quindi inizieranno i lavori di bonifica dell’ampia apertura nel terreno profonda circa un metro e larga una ventina di metri che si è spostata per un centinaio di metri investendo anche un vigneto (completamente divelto) e un bosco.
(ANSA).