Spazzate via le opere di Arte Sella

di Massimo Dalledonne

Il percorso Arte e Natura non esiste più. L’intero versante del monte Armentera è stato completamente azzerato. Lunedì sera, in poche ore, è stato quasi completamente cancellato il lavoro di tantissimi anni. Molte delle opere sono state spazzate via.

«Questo è un momento davvero difficile per Arte Sella - ricorda il presidente dell’Associazione Giacomo Bianchi - tutti noi siamo fortemente provati dalla forza distruttiva che ha sconvolto la Val di Sella». Venerdì mattina ci sarà un faccia a faccia, in comune, con il vicesindaco Enrico Galvan. Molte opere sono gravemente danneggiate. C’è stato anche un primo sopralluogo aereo (a tutt’oggi non è possibile arrivare fino a malga Costa) e la situazione è drammatica. Ma un piccolo miracolo c’è stato. «Sorvolando la zona, abbiamo potuto notare come gran parte delle opere, tra cui la Cattedrale Vegetale, il teatro di Arte Sella, il terzo Paradiso, Trabucco di Montagna e Reservoir non hanno subito per fortuna danni consistenti. Il vento li ha risparmiati, solo due opere sono andate distrutte. Voglio credere che questo sia davvero un segno del destino». Attualmente le strade che portano in Sella sono entrambe aperte, si arriva fino alla località Carlon. «Stiamo facendo il possibile - racconta Enrico Galvan - per riuscire, nel giorno di qualche giorno, ad arrivare fino a malga Costa».

Chi arriva in Sella rimane impietrito di fronte al disastro fatto dal vento. Già da venerdì, subito dopo l’incontro in comune, Giacomo Bianchi ed i suoi collaboratori si metteranno al lavoro. «Abbiamo davanti settimane davvero difficili: il nostro primo obiettivo è quello di ripristinare la viabilità di accesso fino a malga Costa. Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che si stanno prodigando per ripristinare i servizi e la viabilità e dare assistenza agli abitanti della valle».

In Sella, infatti, ci sono anche alcune famiglie che in valle vivono tutto l’anno. Ci sono anche alcuni ristoranti, in questo periodo aperti nel fine settimana. Il vento ha divelto il manto di copertura della piccola chiesetta della Madonna della Nives, nei pressi dell’Hotel Legno. «Inutile ricordare che i percorsi di Arte Sella sono attualmente e rimarranno comunque inaccessibili - conclude Bianchi - ed il parco di Villa Strobele, la grande novità che avevamo messo in campo da poco tempo, non esiste quasi più. Tutti gli alberi sono stati abbattuti e le opere che avevamo posizionato completamente distrutte». Un futuro tutto da ripensare per l’associazione. Una attività che deve essere riprogrammata. Personalmente spero di poter riaprire malga Costa e gli spazi espositivi che si sono salvati entro la fine dell’anno, ma non sarà facile. Noi ce la metteremo tutta, speriamo a breve di riuscire a capire da cosa possiamo ripartire».

Il futuro dell’Associazione Arte Sella oggi è un vero rebus. Una cosa è certa. Si riparte, a tutti i costi. Magari anche pensando ad una raccolta pubblica di fondi per tornare ad essere la realtà espositiva unica in Italia e nel mondo che ha sempre rappresentato, fino alle 18 di lunedì 29 ottobre.

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