Domani a Borgo i funerali dei fratelli Granello trovati morti a Padova
Si terranno oggi, sabato 19 ottobre, a Borgo Valsugana (ore 10,30 nella chiesa arcipretale) i funerali dei professori Giorgio e Gianfranco Granello (nella foto) che sono stati trovati morti, nei giorni scorsi, nel loro appartamento mansardato, al secondo piano di una palazzina in Riviera Paleocapa, una delle zone più belle di Padova. Molto conosciuti in Tesino (da dove la famiglia era originaria) ed anche in Valsugana, da tempo risiedevano nella città patavina. Giorgio aveva 71 anni, Gianfranco sei anni in più. Vivevano insieme e da tempo erano entrambi in pensione dopo aver insegnato per molto tempo nelle scuole della zona.
Da alcuni giorni i parenti ed i vicini di casa non avevano più loro notizie e venerdì della settimana scorsa, dopo aver tentato invano di raggiungerli sia di persone che telefonicamente, hanno deciso di allertare le forze dell’ordine che, una volta entrate nell’appartamento con i vigili del fuoco, hanno fatto la tragica scoperta. Quando sono entrati nella stanza da letto uno giaceva morto nel letto, il secondo era riverso a terra e, a quanto sembra, i decessi sono avvenuti pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.
Gianfranco Granello si era laureato in materie umanistiche ed in passato, dopo aver diretto come preside il liceo Tito Livio di Padova, per 28 anni (dal 1977 al 2005) aveva guidato anche il collegio Gregorianum.
Fin dalla sua costituzione, nel 1981, era membro del consiglio d’amministrazione del Centro Studi Alcide De Gasperi di Borgo Valsugana, e della Società Trentina di Studi Storici che così lo ricorda: «La Direzione della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche partecipa al dolore per la morte del professor Gianfranco Granello, scomparso alcuni giorni fa a Padova. Socio dal 1973, Granello, meranese di origini valsuganotte, per decenni insegnante nelle scuole superiori di Padova e preside del Liceo “Tito Livio”, fu autore di numerose pubblicazioni e infaticabile collaboratore, specie nelle sezioni bibliografiche, di numerose riviste, quali “Archivio veneto”, i “Quaderni per la storia dell’Università di Padova”, la “Rivista di storia della Chiesa in Italia”.
Collaborò attivamente anche e soprattutto alla sezione prima di “Studi trentini di scienze storiche” della quale fu direttore vicario, accanto a Lia de Finis, dal 1989 al 2010.
Anche per questa sua fattiva collaborazione ci ripromettiamo di ricordarlo degnamente nel prossimo numero di “Studi trentini. Storia”..»
Fino a qualche anno fa i fratelli Granello si vedevano spesso in paese a Borgo, dove hanno ancora delle proprietà, ma da qualche tempo avevano diradato le loro presenze. Da tempo erano entrambi malati ma fino a poco tempo fa, nel viaggio di ritorno a Padova da Merano, città a cui erano profondamente legati, si fermavano spesso sia dai parenti a Borgo che dagli amici nella conca del Tesino.
Giacomo Pasquazzo, del Comune di Castel Ivano, li ricorda così: «Ha squarciato una spensierata domenica d’autunno la notizia della scomparsa dei professori fratelli Granello. È una notizia che lascia attoniti. Entrambi erano molto attenti e posati, dialoganti e “effervescenti”. Avevano la tempra degli uomini di montagna e un carattere determinato e custodivano gelosamente le loro idee. Originari del Tesino, non hanno mai smesso di pensare alla loro terra. Erano molto legati, erano quasi in simbiosi.
Se ne va una parte importante della storia locale. Erano particolarmente attenti alle “cose di un tempo” e a quelle quotidiane.
Gianfranco aveva una particolare predilezione per la storia medievale. Anche in questo ambito non ha mai dimenticato la nostra terra, sospesa fra Feltre e Trento. Ha approfondito in particolar modo il passaggio fra l’epoca romana e il periodo medievale: è stato uno dei pochi storici che ha compiuto queste ricerche. Che la terra vi sia lieve».