La storia del signor Belliére che a 87 anni sta camminando intorno a tutti i laghi italiani
Alessandro Bellière,. bolognese di 87 anni d’età il prossimo 24 ottobre, inanella ogni anno imprese podistiche da sogno. Sempre su e giù attraverso il Bel Paese, a passo lento ma costante, sicuro e deciso, immerso nella natura che a ogni angolo riserva magiche vedute e spettacolari sorprese. Nei percorsi, che il nostro protagonista ama definire «sfide», ha camminato per la bellezza di circa 22.000 chilometri.
Quest’anno per lo «Squalo - alpinoparasub» di Bologna (partecipa alle attività dei gruppi Alpini, Paracadutisti e Subacquei), i principali riferimenti sono i laghi d’Italia settentrionale, anche in solidarietà con le zone maggiormente colpite dal Covid. Cinquantacinque specchi d’acqua da visitare e costeggiare, con altri laghi raccolti nell’itinerario durante le sue solitarie giornate che hanno avuto inizio lo scorso 15 luglio a Mantova, e che si concluderanno a Ivrea il 28 settembre.
In questi giorni, lo spavaldo maratoneta ha percorso le strade e i sentieri del nostro Trentino. La vigilia di Ferragosto era sull’altipiano di Piné al cospetto dei laghi di Piazze e Serraia, mentre il 15 agosto lo abbiamo incontrato ai laghi di Canzolino e Madrano, da dove ha poi ripreso il cammino scendendo a Caldonazzo e Levico. E, ancora, su fino al laghetto alpino di Santa Colomba. Ogni tappa del suo infinito percorso, per Alessandro Bellière, diviene propizia a ritrovare vecchie conoscenze e acquisire nuovi amici che lo applaudono, lo sostengono, lo spronano e pure lo accompagnano per qualche tratto di quell’«eterno» itinerare per lo Stivale italiano. E lui - pantaloni corti, scarpe sportive, maglietta e copricapo dall’ala larga a ripararlo dal sole e da qualche acquazzone, piccola torcia e zaino con lo stretto necessario per il cambio indumenti - trova il tempo per una breve sosta, uno scambio di pensieri e qualche stretta di mano.
Nel Pinetano, a Canzolino e a Levico dove ha concluso un’altra giornata, il nostro ha trovato sostegno da parte degli amici dell’associazione dei carabinieri di Civezzano e Fornace nella persona del presidente Igino Macchiavelli, nonché dei «Parà» della Folgore con il responsabile Antonio Decarli. «Motivazioni al centro delle mie «sfide» nel girovagare a piedi, sono l’amore per l’attività sportiva, verso il nostro territorio, la natura, per la riflessione a tu per tu con la mia mente, il mio animo, le mie sensazioni». Alessandro, come può definire i laghi della nostra provincia? «Devo testimoniare che, almeno alla vista, i laghi del Trentino, oltreché spettacolari, paiono salubri. Qualche invasione da parte dell’uomo, certo la si nota, ma nel complesso si intuisce salvaguardia» osserva il «vecchio giovanotto». Che - fra le tante bellezze - non manca di stigmatizzare come «passerella e prendisole si sarebbero potuti evitare attorno a un laghetto alpino come quello di Santa Colomba».
Vanno a «trottola» le gambe di Bellière che dall’anno 2013 non si fermano, con il «Periplo» d’Italia da Ventimiglia a Trieste (4.600 chilometri), la Dorsale Appenninica da Chiavenna a Trapani (2.117 km), poi 6.013 km da Aosta a Palermo. Nel mezzo, due «24 ore non stop» per 122 e 117 km. Inoltre, le 20 regioni italiane in 5 mesi, 146 tappe, 4.245 km.