Calceranica, posato il nuovo ponte sul rio Mandola: con l’autogru va a posto la campata unica da 19 tonnellate
Sostituisce il vecchio attraversamento che era a rischio con le piene, come dimostrato dai giorni di Vaia: costo previsto dell’intervento oltre i 2 milioni di euro
CALCERANICA. Una lunghezza di 32 metri per un peso di 19 tonnellate: sono state posate nei giorni scorsi le travi portanti del nuovo ponte sul torrente Mandola, a Calceranica, grazie ad un'autogrù dell'impresa Santoni del peso di 230 tonnellate.
Numeri impressionanti per l'opera che ora prende definitivamente forma, dopo i mesi passati nei quali il vecchio ponte che da piazza Graziadei si immette su via Tartarotti è stato demolito e tutti i sottoservizi che lo attraversavano sono stati, non senza difficoltà, deviati.
È già dal 2010 che il vecchio ponte era oggetto di preoccupazione da parte del Servizio bacini montani della Provincia, perché la vecchia struttura presentava carenze dal punto di vista strutturale che idraulico, con una sezione troppo ristretta (un pilone affondava direttamente nel letto del torrente) che rischiava di creare pericolosi "tappi" di materiale in caso di piene forti ed improvvise.
Un pericolo corso soprattutto durante la tempesta Vaia dell'ottobre 2018.Il progetto esecutivo è a firma dell'ingegner Paolo Bombasaro, con studio a Pergine: il costo complessivo dell'opera è di 2 milioni di euro (1.427.493,87 euro per lavori e 572.506,13 euro per somme a disposizione), finanziati dall'Europa (Fondo di Solidarietà Europea)
. A seguito della gara telematica per l'affido dei lavori, è risultata aggiudicataria l'impresa Burlon srl che ha offerto il ribasso del 9,891% (per un totale di 1.573.118,85 euro).
La soluzione progettuale vede la realizzazione di un ponte in calcestruzzo a campata unica con luce netta di 25,6 metri nell'alveo; la sezione, di larghezza di 11 metri, è composta da due marciapiedi ai lati di larghezza 2 metri ciascuno, e una carreggiata a due corsie della larghezza complessiva di 6 metri.Per fine settembre si prevede che il ponte possa tornare nuovamente operativo.
Una volta che il ponte sarà riaperto, il comune sta immaginando anche interventi per la valorizzazione della piazza: l'ipotesi sarebbe quella di allargarla fino all'attuale marciapiede che costeggia il Mandola, andando a chiudere l'attuale via della Scuola.
«La piazza diverrebbe così più ampia -spiega il sindaco Cristian Uez- e più sicura per giovani e bambini, nonché maggiormente fruibile per nuove e varie iniziative».Il sindaco invece commenta così i lavori di rifacimento del ponte: «Un intervento assolutamente necessario per garantire la sicurezza del nostro paese. Il fondamentale finanziamento è stato "conquistato" grazie alla perseveranza e impegno di tutte le componenti, sia politica, tecnica e gestionale del Comune: una vittoria di squadra per quest'opera che si attendeva da molti anni. Stiamo andando verso la chiusura di una problematicità storica».