Presa di mira dai vandali la chiesa di San Biagio, la rabbia del vicesindaco di Levico
Patrick Arcais: “È stato vandalizzato il Parco della Memoria, idem con la Tomba Romana, idem con i gazebo al lago, e certamente mi dimentico qualcosa. Ora era arrivato il turno di San Biagio. Forse dovremmo dedicare un bene artistico ai vandali”
LE FOTO Vandalismi a San Biagio
LEVICO. Ancora vandalismi a Levico. Questa volta è toccato a San Biagio. Panchine rovesciate, scritte sulla storica chiesetta e pali devastati: questo lo scenario che nelle scorse ore si è scoperto sul colle che sovrasta Levico. A denunciare tutto sui social è il vicesindaco del centro termale.
“Siamo stati tutti giovani e tutti abbiamo avuto la voglia di spaccare il mondo – scrive Patrick Arcais - perché ci sentivamo forti e invincibili. Qualcuno però deve aver interpretato male il significato di spaccare. Immagino la soddisfazione che si prova nel vandalizzare la “Chiesetta” di San Biagio”.
“Siamo stati tutti giovani e tutti abbiamo avuto la voglia di spaccare il mondo – scrive Patrick Arcais - perché ci sentivamo forti e invincibili. Qualcuno però deve aver interpretato male il significato di spaccare. Immagino la soddisfazione che si prova nel vandalizzare la “Chiesetta” di San Biagio”.
E prosegue: “Per qualcuno la soluzione sarebbe (giustamente?) quella di coprire di telecamere ogni centimetro di territorio, ma qualcosa resterebbe certamente scoperto. Ed allora prenderebbero di mira quei centimetri. A pensarci bene dovremmo dedicare un bene artistico - culturale ai vandali, costruendone uno ad hoc. Accetto consigli”.