Quei cinquantenni che hanno fatto il Menador in bici per 12 volte di fila
L’impresa di Stefano Fiorentini e Pasquale Misogano, per eguagliare il dislivello dell’Everest. Ma salendo e scendendo la strada di Monterovere, l’hanno persino superato
VALSUGANA. L'everesting è un'impresa sportiva in cui si cimentano molti appassionati della bicicletta che vogliono dimostrare le proprie capacità. Per chi non la conoscesse è un'attività in cui i ciclisti salgono e scendono più volte un itinerario, in modo da aver scalato cumulativamente 8.848 metri, l'equivalente dell'altezza dell'Everest da cui ha preso il nome. Non a caso, perché il primo evento descritto come "Everesting" fu di George Mallory, nipote di George Mallory, scomparso sull'Everest nel 1924.
Ieri è stata la volta di Stefano Fiorentini e Pasquale Misogano, tutti e due cinquantenni, che alla loro sfida hanno voluto aggiungere qualcosa in più: il loro Everesting lo hanno completato salendo (e scendendo) la strada del Menador per ben 12 volte di fila in un solo giorno.
Con un dislivello ancora maggiore, perché completando il percorso hanno totalizzato 9 mila metri di dislivello e percorso 189 chilometri.«Siamo partiti alle 3.15 di sabato col fresco, perché c'erano 11 gradi. Il primo giro e mezzo lo abbiamo fatto con il buio. E siamo stati fortunati, perché abbiamo pedalato su e giù dal Menador in una bellissima giornata» racconta Stefano Fiorentini. «L'impresa vera non è l'Everesting, che fanno in tanti ormai. L'impresa è percorrere per dodici volte consecutive in un giorno il Menador. Questo non lo ha mai fatto nessuno». Fino a ieri, quando i due amici e colleghi che vestono la stessa divisa hanno pedalato fino all'ultimo chilometro di una delle salite più belle della storia del ciclismo.
Sono ancora negli occhi di tutti gli appassionati, infatti, le immagini dell'ultimo Giro d'Italia che sul Menador ha vissuto una giornata epica. «É una salita molto impegnativa, tra le più belle del Trentino anche panoramica, per questo l'abbiamo scelta. Ci siamo allenati con tappe di circa duecento chilometri, che per sette o otto volte si concludevano con l'ascesa del Menador».
L'impresa è stata sostenuta da una serie di sponsor: Etich-sport, Ge-man, la salumeria Belli ed il birrificio Plotegher. Ma quella di ieri è stata una giornata anche di amicizia, perché mentre i due colleghi faticavano su lMenador altri amici si sono cimentati in altri sport per poi ritrovarsi insieme per una grigliata finale che ha festeggiato la riuscita dell'impresa.