Valsugana / Il caso

Levico, strada chiusa al traffico: protestano i pescatori rimasti senza via di accesso al lago

Il Comune ha introdotto un divieto sulla stradina che scende dalla provinciale verso le sponde del bacino: decisione per evitare campeggi abusivi, ma in consiglio arriva una mozione urgente

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di Luigi Oss Papot

LEVICO. Una mozione urgente, a firma dei consiglieri del gruppo misto (Patrick Arcais e Laura Uez) ed anche di quelli di Impegno per Levico Tommaso Acler e Riccardo Vettorazzi, è stata presentata per essere discussa nel prossimo consiglio comunale a Levico.

Il tema è la tutela dell'associazione pescatori dilettanti di Levico, che, si legge nel testo, attende una risposta dall'amministrazione comunale fin dal gennaio di quest'anno.

I problemi sono nati dopo l'istituzione del divieto di transito veicolare lungo la strada che dalla provinciale 228 scende fino ad incrociare la "strada dei pescatori" lungo il lago, e fino al confine amministrativo di Pergine: la volontà della giunta comunale di Levico, che ha dato parere favorevole al divieto, era quella di porre fine all'abusivismo di campeggiatori nella sponda nord del lago di Levico.

Tuttavia, si legge nel testo della mozione, «non si è tenuto in considerazione l'impatto che tale decisione avrebbe causato alla locale associazione pescatori, titolare del diritto esclusivo di pesca».

Ad essere colpiti in particolare sono stati i pescatori "carp-fisher", che necessitano di recarsi sulla sponda del lago in auto «a causa del peso e dell'ingombro dell'attrezzatura utilizzata, che non può essere abbandonata sul posto per raggiungere il primo parcheggio disponibile, distante svariate centinaia di metri dalla zona di pesca».In zona sarebbe presente una piazzola in grado di ospitare alcune autovetture, ma attualmente è occupata da ghiaia e materiale di riporto.

A gennaio di quest'anno si è svolto un incontro fra la giunta comunale e l'associazione pescatori, per cercare di individuare soluzioni al problema: ma ad oggi «nonostante ripetuti contatti e colloqui - si legge nella mozione- nulla è stato ancora portato all'attenzione dell'associazione in tema di soluzioni al problema».

Per questo la mozione chiede di impegnare sindaco e giunta ad attivarsi anche con il Comune di Pergine per ottenere una specifica deroga per il transito lungo la strada e per la realizzazione di un posteggio da dedicare ai soci locali dell'associazione.

In caso di approvazione della mozione, l'associazione si impegnerebbe, attraverso la guardia ittica ed una modifica ad hoc del regolamento associativo, di vigilare sul transito e sul parcheggio dei soci autorizzati pena l'espulsione dall'associazione.

«Non voler considerare le istanze dell'associazione - conclude la mozione - contribuirebbe all'abbandono di una pratica che, come noto, non rappresenta solo uno sport o un passatempo ma, anzi, contribuisce a tenere pulito ed ordinato il lago e permette di avere un canale immediato e preferenziale nella segnalazione di eventuali problematiche che dovessero palesarsi nel lago e nei corsi d'acqua».

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