Natura / Scontro

Diga del Vanoi, Fugatti diffida il Consorzio Brenta dal proseguire i progetti

Per la prima volta la giunta provinciale mette nero su bianco lo stop al progetto veneto (benedetto da Zaia e Salvini), prima c’erano state le «interlocuzioni» di Tonina

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di Gigi Zoppello

VANOI. Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato una nota per diffidare il Consorzio di bonifica Brenta a proseguire la progettazione della diga sul torrente Vanoi, al confine tra Trentino e Veneto.

L'intervento, annunciato in conferenza stampa, segue la presentazione da parte del consorzio di uno "Studio di fattibilità delle alternative progettuali", avvenuto nei giorni scorsi.

La diffida è stata inviata, per conoscenza, anche al Ministero dell'agricoltura e alla Regione Veneto. "Si tratta di un atto con cui avvaloriamo la nostra posizione di contrarietà all'opera per questioni di sicurezza e per ragioni ambientali e tecnico-giuridico.

Nella nota si sottolineano inoltre le prerogative della Provincia di Trento sui processi di pianificazione di opere di questo tipo", ha specificato l'assessore competente, Giulia Zanotelli. 

La giunta provinciale di Trento non si era mai pronunciata ufficialmente sul tema: era intervenuto l’assessore Tonina, in un incontro con i sindaci della zona, lo scorso anno. Ed aveva parlato solo di “interlocuzioni in corso”. Tonina aveva annunciato una lettera inviata alla Regione Veneto, il cui contenuto però non è mai stato reso noto.

Tonina con i sindaci in Val Cortella

Intanto però la Regione Veneto marciava spediate, e il progetto era stato inserito fra quelli urgenti e finanziabili con i fondi Pnnr dedicati alla lotta al cambiamento climatico ed alla siccità, con il beneplacito del Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini.

La conferma ufficiale in un comunicato stampa di oggi.

Sul progetto di un invaso sul torrente Vanoi nel territorio trentino la Provincia autonoma ribadisce in maniera concreta la propria ferma posizione di contrarietà e si dice pronta a passare alle vie legali se non ci saranno passi indietro da parte dei promotori dell’iniziativa. È quanto precisa il presidente della Provincia Maurizio Fugatti che d’intesa con l’assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli ha inviato una lettera di diffida nei confronti del Consorzio di bonifica Brenta. Una diffida dunque “dal compiere ulteriori attività volte alla progettazione e realizzazione di opere che interessino il territorio della Provincia autonoma di Trento in violazione delle disposizioni normative e degli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti”. Così si legge nell’atto condiviso per conoscenza anche alla Regione Veneto e al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Un nuovo atto ufficiale in cui si ripercorrono i no già pronunciati negli anni scorsi, non ultimo la lettera inviata nella scorsa legislatura alla Regione Veneto dal vicepresidente della Giunta provinciale Mario Tonina, oltre a tutte le ragioni della contrarietà, dal punto di vista giuridico, tecnico, ambientale, di sicurezza.

 

"Siamo assolutamente contrari, come abbiamo più volte precisato, a questo progetto che viene promosso in aperta violazione delle competenze della Provincia autonoma di Trento. Mi auguro che il messaggio espresso in questa lettera giunga in modo chiaro. Tuttavia, siamo pronti a far rispettare in tutte le sedi possibili l’esigenza della difesa del territorio trentino e le prerogative della nostra Autonomia”, afferma il presidente Fugatti che nell’atto approfondisce tutte le criticità del progetto, ripercorrendo anche i pronunciamenti in senso negativo dell’Amministrazione dagli anni Duemila in poi.

Posizione di ferma contrarietà ribadita anche dall’assessore Zanotelli, già intervenuta in merito nell’informativa a inizio luglio in consiglio provinciale: “Siamo fermamente contrari, come ha detto più volte anche il presidente e come la Provincia ha precisato formalmente nella lettera del vicepresidente Tonina nella scorsa consiliatura. Da parte nostra continuiamo a vigilare riservandoci ulteriori azioni”.

 

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