Levico / Il lavoro

Sistemazione della strada dei Baiti, ok al progetto: intervento da 825mila euro

L’arteria, negli ultimi anni, è stata fortemente danneggiata dal frequente passaggio di mezzi pesanti per il trasporto dei numerosi carichi di legna a seguito della tempesta Vaia e al successivo massiccio attacco di bostrico

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di Luigi Oss Papot

LEVICO. La giunta comunale di Levico, nella sua ultima seduta, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica (un tempo progetto definitivo) della sistemazione di un primo tratto della strada comunale dei Baiti. L'approvazione del progetto, redatto dal Servizio tecnico comunale (Ufficio opere pubbliche e patrimonio) ed in particolare dal gruppo di lavoro composto dal perito industriale Roberto Fox, dal geometra Cristiano Libardi e dall'ingegner Alessia Avancini, è necessario ai fini dell'ottenimento del finanziamento provinciale.

Il progetto, che vede un costo totale di 825.236,61 euro (derivanti da 613.338,75 euro per lavori e 211.897,86 euro per somme a disposizione), sarà infatti finanziato in parte dalla Provincia di Trento con fondi provenienti dal cosiddetto fondo di riserva per gli investimenti programmati dei Comuni per un totale di 600mila euro, mentre la parte non coperta da contributo sarà coperta con fondi propri del Comune di Levico.

Il tratto interessato a questa sistemazione, il lotto 1, vedrà l'intervento dall'inizio della strada fino alla località Cacciatore, per circa 4,5 chilometri lineari. Il progetto prevede la manutenzione straordinaria della strada effettuando la regimentazione delle acque bianche, il posizionamento o la sostituzione del guardrail, la sistemazione del fondo stradale mediante ricarica e successiva stesa di tappeto in asfalto e, nei tratti più ammalorati, la demolizione della sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, la finitura superficiale del piano viabile e la successiva nuova asfaltatura.

Come evidenziato nella delibera giuntale, «dalla strada in questione si accede, tramite altre vie, alla località Goi dove vi sono molte abitazioni e boschi di proprietà dell'amministrazione, e alla malga Masi di proprietà del comune di Novaledo. Su tutta la strada dei Baiti vi sono inoltre innumerevoli case private e un'attività commerciale, il ristorante "Al Cacciatore" in località omonima. La strada, negli ultimi anni, è stata fortemente ammalorata dal frequente passaggio di mezzi pesanti per il trasporto dei numerosi carichi di legna a seguito della tempesta Vaia e al successivo massiccio attacco di bostrico, provenienti sia dal comune di Levico sia dal comune di Novaledo».

Oltre al deterioramento causato dal passaggio dei mezzi pesanti negli anni, la strada ed i versanti che attraversa sono stati danneggiati anche dalle piogge dei mesi scorsi: in alcuni tratti si sono presentati dei fenomeni franosi e smottamenti di piccola entità che hanno interessato le rampe a valle e a monte della strada. Per questo l'aggiornamento del progetto approvato dalla giunta prevede anche la stabilizzazione dei vari fronti franosi con la posa di reti e funi metalliche ancorate al terreno, di geostuoie o il rafforzamento della banchina stradale.

Al termine dei lavori, si legge nella delibera, «l'amministrazione comunale, per la strada dei Baiti, verificato la tipologia della strada stessa prevede di adottare apposita ordinanza sindacale per modificare il limite di velocità per tutti i veicoli, istituendo il limite massimo di 50 chilometri orari».

«Stiamo seguendo - spiega il sindaco Gianni Beretta - questo progetto da più di un anno. Come sindaci interessati, e quindi anche con le amministrazioni di Roncegno e Novaledo, avevamo anche scritto una lettera in Provincia per chiedere il contributo, poi concessoci, per questi lavori che non saranno solo una mera asfaltatura ma una sistemazione a regola d'arte della strada, attesa da molti anni. C'è grande soddisfazione e ringrazio i nostri uffici che hanno curato la progettazione. Probabilmente si andrà in appalto in autunno, e poi con il nuovo codice degli appalti sarà necessario attendere fino a 40 giorni per le verifiche tecniche: in base alle condizioni meteorologiche si valuterà infine quando partire coi lavori».

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