Argomento: malè
Arriva dalla val di Sole l'albero di Natale «più alto d'Italia»
Viene dai boschi della val di Sole l'albero di Natale «più alto d'Italia» che adorna in questi giorni piazza Duomo a Milano
Samantha «Sarò presto una svolazzatrice esperta»
Torna a scrivere e twittare dallo spazio Samantha Cristoforetti
Malé, nuovo parcheggio sul tavolo del Consiglio
Arriva in consiglio comunale il progetto preliminare del parcheggio multipiano di piazzale Guardi a Malé. I consiglieri sono chiamati ad approvare il prospetto predisposto dal pool di ditte capitanate dalla Green Line srl di Malé, legalmente rappresentata da Carlo Citroni, e a indicare ufficialmente la società quale soggetto promotore dell’iniziativa
Malé, linea dura: multe per l'incuria
Usa il pugno di ferro il sindaco di Malé Bruno Paganini , con i residenti che non si prendono cura della propria aiuola. Con un'ordinanza firmata ieri mattina, il primo cittadino del capoluogo solandro ha stabilito il pagamento di una multa compresa tra i 168 euro e i 674 euro per chi non dovesse spuntare arbusti e rami che invadono parcheggi, marciapiedi, piste ciclopedonali e strade comunali. Lo stesso vale per le siepi che occultano la segnaletica stradale, creano problemi di visibilità alla circolazione e non consentono il passaggio di ciclisti e pedoni
Troppi treni carichi di scrocconi violenti
La «vacca nonesa» come il trenino del Far West in balia degli indiani? Non proprio, meglio sarebbe dire - non ce ne voglia il popolo lusitano per l'ingrato luogo comune - «portoghesi». Anche se, più che i viaggiatori a scrocco, preoccupano proprio gli assalti, perlopiù verbali, ai capitreno. Sono in forte aumento, infatti, le denunce per minacce di morte e le ingiurie nei confronti dei malcapitati ferrovieri della Trento-Malé-MarillevaI tuoi commenti
Bufera alla Trento-Malé: 5 indagati per peculato
Bufera alla Trento-Malé: cinque dipendenti di Trentino Trasporti Esercizio sono indagati per peculato. Gli sportellisti sono accusati di aver venduto sottobanco biglietti duplicati. Secondo la procura di Trento e le indagini della Polizia postale sono circa 2.000 i titoli di viaggio emessi illegalmente per un danno di circa 4.000 euro. Gli indagati, pur ridimensionando le contestazioni, hanno in sostanza amesso i fatti. Ora la magistratura deciderà sulla loro sospensione dal servizio.