Argomento: not
Tutto da rifare per il Not: i giudici azzerano l'appalto
Colpo di scena nella tormentata vicenda dell'appalto per la costruzione e la gestione del Not, il Nuovo ospedale trentino. La gara milionaria è tutta, o quasi, da rifare. Il Consiglio di Stato ha di fatto azzerato l’appalto e dunque i tempi di costruzione si allungano ulteriormente Il primo stop del Tar
Not, entro l'estate il progetto vincente
Tra un paio di mesi la partita amministrativa aperta sul Not, appalto in project financing da 1,7 miliardi per 25 anni di gestione del Nuovo ospedale di Trento, potrebbe essere conclusa. Con tempi tutto sommato accettabili, siamo in vista della stretta finale di questo complesso contenzioso. Come era prevedibile tutte le parti in lizza, cioè le associazioni di imprese concorrenti e la stessa Provincia quale stazione appaltante, hanno promosso ricorsi
Not, Borgonovo Re: «Al Consiglio di Stato»
«La Provincia ricorrerà al Consiglio di Stato e possiamo usare questo tempo per approfondire gli aspetti sanitari». L'argomento è il nuovo ospedale di Trento (Not) e nello specifico la sentenza del Tar, per la parte che riguarda il fatto che è stata giudicata inopportuna la presenza nella commissione d'aggiudicazione dell'appalto del direttore dell'Apss, Luciano Flor, e della dirigente generale Livia Ferrario. A ribadire l'intenzione della Provincia autonoma di ricorrere al Consiglio di Stato per tale sentenza è stata Donata Borgonovo Re, assessore provinciale trentino alla Salute
«Il Santa Chiara è superato ma non cade a pezzi»
«Il Santa Chiara è un ospedale sorpassato ma non certo cadente. La sua struttura - ha detto il direttore dell’Azienda Luciano Flor - anche se ha avuto ed ha una manutenzione continua, ha caratteristiche per le quali renderlo funzionale è quasi impossibile. E’ una struttura di 110 mila metri quadri di 40 – 50 anni (e molti ospedali di questa generazione sono in via di dismissione) che non ha più un suo baricentro per l’organizzazione delle attività»
Not, ecco i progetti e l'incognita qualità
Una «mitragliata reciproca». Sceglie, non a caso, una metafora bellica, il presidente del Tar Armando Pozzi, per descrivere il confronto giudiziario che si è aperto intorno al Not, il nuovo ospedale di Trento da 1,7 miliardi di euro. Pozzi ha ripercorso i passaggi più importanti del dispositivo, spiegando le ragioni giuridiche che hanno portato all'esclusione di due dei quattro partecipanti: Impregilo e Cmb, i cui progetti erano stati giudicati i migliori qualitativamente. Adesso si andrà avanti, in attesa del ricorso al Consiglio di Stato
Not, novità entro cinque mesi
Nell'arco di quattro o cinque mesi si dovrebbe dipanare, attraverso la fase cautelare, la controversia relativa alla sentenza del Tar di Trento in merito alla gara d'appalto del Nuovo ospedale del Trentino (Not). Ad affermarlo oggi, durante una conferenza stampa, è stato il presidente del Tar di Trento, Armando Pozzi. "Entro febbraio 2014 saranno depositate le motivazioni della sentenza da parte del giudice amministrativo - ha specificato Pozzi - poi scattano i termini per la presentazione dell'appello al Consiglio di Stato, che in media durano due mesi"
Il Tar boccia il maxiappalto
Un terremoto si abbatte sull'appalto per la realizzazione del Nuovo ospedale del Trentino. Il Tar ha infatti escluso dalla gara due dei quattro raggruppamenti di imprese, cioè le Ati guidate da Impregilo, che era risultata vincente, e Cmb. Qualora la sentenza diventasse definitiva, il Not non sarà quello di cui si è parlato per mesi ideato da Impregilo e C., ma uno dei due progetti superstiti: quelli di Mantovani (nella foto) e Pizzarotti. I giudici amministrativi hanno anche dichiarato illegittima la composizione della commissione tecnica di garaI tuoi commenti