Poste, in Trentino 81mila libretti di risparmio

Sfiora quota 81.000 il numero di libretti di risparmio sottoscritti dalle famiglie trentine negli uffici postali della provincia. I libretti crescono anche in Italia con circa 30 milioni di adesioni a una formula di investimento per ogni fascia di età, bambini e ragazzi compresi. Il segreto del successo, come spiegano le Poste italiane in una nota, sta nell'economicità del servizio offerto: i libretti sono esenti da spese di apertura, gestione e chiusura, si possono aprire presso qualsiasi ufficio postale anche con somme contenute e le cifre depositate sono sempre disponibili

Il postino suona sempre meno

Saluti da Riccione o da Canazei: era il classico messaggio stampato sulle cartoline che, fino a qualche anno fa, riempivano le cassette postali delle famiglie italiane. Da tempo non è più così: cellulari, smartphone ed email hanno ormai irreversibilmente soppiantato la vecchia corrispondenza cartacea e allora il settore postale corre ai ripari con una revisione del servizio universale che farà suonare il postino sempre meno

Poste, un servizio sempre peggiore

Se da un lato si profila la privatizzazione di Poste italiane, dall'altro, nelle singole realtà locali si profilano sempre più dubbi sull'efficienza del servizio, che sia o meno privatizzato. Da qualche tempo, le cassette delle lettere di Lavis e delle sue frazioni soffrono sempre più spesso di solitudine. Non tanto perché buona parte della posta ha ormai scelto di viaggiare per via telematica, ma piuttosto per la percezione di un effettivo peggioramento del servizio

Lettera da Trento ad Ala arriva dopo 47 giorni

Un invito per l'inaugurazione di una mostra spedito il 29 novembre scorso da Trento (fa fede il timbro postale) e consegnato ad Ala nel pomeriggio del 15 gennaio. Ovviamente troppo tardi per l'appuntamento, che si teneva il 20 dicembre al Castello del Buonconsiglio. «Era un occasione cui tenevo molto» lamenta il professionista alense destinatario dell'invito beffa. Quarantasette giorni per coprire la distanza Trento-Ala. «Passando però da Verona» spiegano dalle Poste

l'Adige

L'Alitalia ormai è a terra ma Poste italiane la salva

È Poste Italiane il «salvatore» di Alitalia, scelto dal governo per correre, magari con altri soggetti pubblici e gran parte dei soci privati, in soccorso della compagnia di bandiera. Il gruppo guidato da Massimo Sarmi dovrebbe partecipare con 75 milioni all'aumento di capitale da 300 milioni complessivo a cui si dovrebbero aggiungere 200 milioni di linee di credito. Una cifra necessaria per ridare ossigeno alle casse quasi vuote del vettore italiano, che altrimenti rischia di rimanere a terra da domani