Grillo e Casaleggio: «Pronti a vedere Renzi»

«Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovrà comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S risponderà». Lo scrivono Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sul blog, auspicando un incontro con il premier sulla legge elettorale. «Sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge elettorale approvata dai suoi iscritti e Renzi è stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, è cambiato». 

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Il «pacchetto» riforme rischia lo stallo totale

Far «ingoiare» ai senatori tutto il pacchetto: riforme costituzionali, Italicum, ddl taglia-province e testo sulle quote rosa per le Europee, non sarà per il governo una passeggiata. Molti gli ostacoli da rimuovere: veti incrociati, ultimatum, rivendicazioni dei partiti minori. Renzi, però, non vuol sentir ragioni: riusciremo a cambiare la politica solo se si arriverà entro il 25 maggio all'okay sulla legge elettorale e alla prima lettura della riforma del Titolo V, dice

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Sulle riforme è scontro tra Renzi e Alfano

Al suo rientro dalla visita di Stato in Messico Enrico Letta troverà aperto un nuovo fronte di battaglia: quello tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. Le distanze tra il segretario del suo partito e il suo vice di governo si stanno facendo pericolose. Il leader democratico spiega chiaro e tondo che se il Ncd non accetta il pacchetto di riforme del Pd (a cominciare da quella del Senato) si apre un problema tra l'azionista di maggioranza della coalizione e il partito che assicura a palazzo Madama la tenuta del governo

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Renzi avverte: «Riforme con chi c'è»

Quasi 6 ore di discussione con una pausa di 15 minuti e un pranzo a base di panini e pizzette. Tempi e modalità più da consiglio dei ministri per approvare la manovra economica, che da riunione di partito, la segreteria convocata oggi da Matteo Renzi a Firenze. D'altra parte il leader del Pd fa sul serio in vista del patto di coalizione che il premier Enrico Letta avvierà la prossima settimana