Berlusconi: «Sì al Pd». I 5 Stelle: «Facciamo noi»
"Siamo disponibili ad un governo 5 stelle. Nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma". Lo ha detto Vito Crimi (nella foto insieme all'onorevole Lombardi). "Nessuna fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici". Berlusconi e Maroni, invece, rilanciano la palla nel campo di Bersani, ribadendo che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd. Anche Vendona sta con Bersani: "No alle larghe intese, Bersani sia il traghettatore"
Dopo che ieri Pierluigi Bersani è salito al Colle per dare conto delle sue consultazioni "non risolutive", il capo dello Stato ha deciso di verificare in prima persona se lo stallo possa o meno essere superato. Stamattina alle 11 sono cominciate le sue consultazioni flash. Dopo il Pdl, Napolitano ha visto M5S, poi Lista civica; chiuderà con Sel, infine con il Pd.
"Le festività pasquali ricorrono quest'annno in un momento particolarmente impegnativo per l'Italia, che affronta una fase cruciale di ricambio democratico ai vertici delle istituzioni". Lo scrive Giorgio Napolitano in un messaggio a Papa Francesco.
M5S, DISPONIBILI A GOVERNO 5 STELLE - "Siamo disponibili ad un governo 5 stelle. Nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma". Lo ha detto Vito Crimi al termine delle consultazioni al Quirinale. "Nessuna fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici".
"Abbiamo ribadito quanto già detto nella precedente consultazione e cioé che siamo disponibili a formare un governo Cinque Stelle e rilanciamo questa opportunità". Ha detto Crimi. "Un governo che - ha aggiunto - possa immediatamente avviare alcune iniziative come il reddito di cittadinanza e il rilancio delle pmi".
"Non è un'ipotesi che abbiamo in campo... Nel momento in cui dovesse essere fatto un nome...". Così il presidente del gruppo parlamentare del Senato di M5S ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se avrebbero dato la fiducia a "un governo istituzionale del presidente".
Quale è il candidato premier del M5S? "Per noi l'importante è il progetto politico che si riassume nei 20 punti del programma . Il nome del candidato premier non è essenziale". Così risponde la capogruppo del M5S Roberta Lombardi alle domande dei giornalisti al Quirinale.
"Mai parlato di governo pseudo-tecnico". Lo ha affermato Beppe Grillo chiamando Sky tg 24.
SCELTA CIVICA, GOVERNO STABILE E IN TEMPI CERTI - "La chiusura delle diverse forze politiche per interessi di parte e divisioni ideologiche impedisce che si formi un governo stabile, mentre noi riteniamo che sia una necessità un governo stabile in tempi certi". Lo ha detto il coordinatore di Scelta Civica Andrea Olivero dopo le consultazioni al Quirinale. "Scelta Civica si impegna con grande determinazione a fare tutto ciò che è necessario senza chiedere nulla ma siamo disponibili a seguire chi vuole cambiare il paese". "Abbiamo proposto al capo dello Stato ai avviare delle esplorazioni per verificare le compatibilità programmatiche e le soluzioni per possibili convergenze". Ha affermato Olivero.
CEI, STOP A GIOCHI RUOLO O NAVE VA A PICCO - Basta "con i giochi di ruolo" o c'é il rischio che "per difendere l'interesse di una parte, la nave vada a picco": serve "una soluzione politica - provvisoria per quanto si voglia - capace di far uscire il Paese dalle secche". Lo afferma il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, in un'intervista al Sir.
BERLUSCONI: SOLO LARGHE INTESE - Nel primo colloquio di Giorgio Napolitano per uscire dallo stallo politico-istituzionale che ha portato al 'congelamento' dell'incarico di Pier Luigi Bersani, Silvio Berlusconi e Roberto Maroni rilanciano la palla nel campo del segretario del Pd. Ribadiscono che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd.
Un esecutivo delle larghe intese, sostenuto da tutte le forze politiche ad eccezione del Movimento di Beppe Grillo, al quale - secondo il Cavaliere - non c'é alternativa, se non il voto anticipato. Ma il Pd, intravedendo il rischio di un 'abbraccio mortale' dell'ex premier, sbarra immediatamente la porta: "Mi sembra molto difficile ipotizzare un governo sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl. La politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico", afferma Luigi Zanda, presidente dei senatori democrat, commentando a caldo le parole del leader Pdl.
Il Cavaliere era accompagnato dai capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta, e dalla delegazione leghista guidata da Roberto Maroni. "Abbiamo manifestato la nostra posizione che è la posizione di sempre", premette l'ex premier. "E nell'interesse del Paese si deve trovare un modo per dare vita, insieme, ad un governo di coalizione" al quale partecipino il Pd, il Pdl, la Lega e Scelta Civica. Guidato da chi? gli chiedono i giornalisti. "Il Pd avanzi una candidatura. Ci va bene quella del segretario Bersani, così come altre candidature", risponde Berlusconi, dicendosi pronto a incontrare gli altri partiti per concordare i "provvedimenti urgenti" che si impongono per affrontare "la difficilissima situazione dell'economia". Il Cavaliere sbarra la strada a nuovi tentativi sul 'modello Monti': il prossimo governo "deve essere politico''. Parole che rischiano di complicare anche l'ipotesi di un 'governo del presidente'.
SERRACCHIANI, PIANO B DEL PD SI CHIAMA MATTEO RENZI - "Il Piano B nel Partito Democratico c'é già ed ha un nome: Matteo Renzi, anche da subito, anche da stasera. Il tema vero è se lui accetterebbe in questo momento, ma il PD deve spendere il suo nome". Così Debora Serracchiani, eurodeputata del PD e candidata alla Presidente del Friuli Venezia Giulia, oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora', condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.
BRUNETTA, NO A ESECUTIVO DEL PRESIDENTE - "Non c'é alcun governo del Presidente, non ci interessa": così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, ribadisce la posizione del centrodestra, cioé a favore di un governo politico di grande coalizione. "Ho trovato Napolitano molto lucido, determinato e consapevole della situazione", aggiunge a Tgcom24.
GRASSO, SENZA GOVERNO PARLAMENTO NON PUO' LAVORARE - "Mi aspetto che finalmente questo paese abbia un Governo" perché "senza è impossibile" far lavorare il Parlamento: lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso in visita a Palermo.