Nulla di fatto Letta-Renzi: posizioni restano distanti
E' durato circa un'ora l'incontro tra il premier Enrico Letta e il segretario del Pd, Matteo Renzi, a Palazzo Chigi. Dopo l'incontro ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. "Leggo tante ricostruzioni sul governo. Quello che devo dire, lo dirò mercoledì alle 15 in direzione. In streaming, a viso aperto". Così Matteo Renzi su twitter dopo il faccia a faccia con il premier Enrico Letta Discutine sul blog di Paolo MichelettoVota il nostro sondaggio
E' durato circa un'ora l'incontro tra il premier Enrico Letta e il segretario del Pd, Matteo Renzi, a Palazzo Chigi. Dopo l'incontro - si apprende da fonti di Palazzo Chigi - ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Dopo il faccia a faccia, Matteo Renzi ha riunito nella sede del Pd i fedelissimi: il portavoce della segreteria Lorenzo Guerini, il responsabile organizzazione Luca Lotti, il responsabile Enti locali Stefano Bonaccini, il responsabile riforme Maria Elena Boschi, quella per il lavoro Marianna Madia e il ministro Graziano Delrio.
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Cei, urgenze gente sono priorità -
Il momento di incertezza politica "mi preoccupa ma non sono scoraggiato. Mi auguro che chi provoca o cavalca queste incertezze tenga conto anche delle urgenze vere, rispetto alle urgenze della gente non debbono prevalere altri meccanismi".
Il segretario della Lega Matteo Salvini assicura che la Lega vuole "chiedere a Renzi cosa vuole fare. Non diciamo no a priori. Ma se saranno solo chiacchiere - aggiunge - faremo la guerra parlamentare. Renzi - prosegue - ci dica se vuole esentare dalle tasse gli alluvionati, cancellare la riforma Fornero e ridiscutere dell'euro e dell'Europa. Se ci stupisce con risposte concrete noi non siamo pagati per dire no a priori. Non credo - dice ancora il segretario della Lega - che le elezioni politiche siano a breve ma a livello nazionale noi siamo soli, liberi e forti"Salvini ribadisce poi che alle Europee la Lega "andrà da sola dato che si tratta - ricorda - di un sistema proporzionale" mentre in futuro "valuteremo se vale la pena fare un percorso insieme con il resto del centrodestra".
Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, è disponibile a restare in un eventuale nuovo esecutivo. "Vediamo cosa succede, mi pare di aver già dato in passato la mia disponibilità, ma qualcuno me lo deve chiedere", ha risposto a una domanda sul suo futuro nella squadra di Governo.
Brunetta, staffetta? Stiamo tornando a I Repubblica -
"Stiamo tornado alla prima Repubblica, fuori dai contenuti, fuori dai programmi, fuori dagli interessi del Paese". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervistato da Radio Capital. "Se Renzi andasse a fare il presidente del Consiglio sarebbe il terzo presidente del Consiglio che non è passato per un voto popolare, Monti, Letta, adesso forse Renzi. Monti un professore, un tecnico, poi Letta, con il Pd che ha perso o non ha vinto le elezioni e con le larghe intese, e adesso Renzi, che ha vinto le elezioni a Firenze e dintorni. Dove andremo a finire?", conclude Brunetta.