Casa, la nuova imposta Imis penalizza gli emigrati trentini
«Con la recente introduzione della nuova imposta immobiliare semplice (Imis) la Provincia autonoma di Trento ha introdotto una evidente disparità di trattamento, in senso peggiorativo, nei confronti degli emigrati trentini rispetto agli emigrati del resto d’Italia». Lo sottolinea in una nota l’Associazione trentini nel mondo che chiede ai Comuni che riconoscano per tutti gli emigrati trentini «la parità di trattamento fiscale con i loro concittadini residenti o per lo meno la parità di trattamento con gli emigrati dalle altre regioni italiane».
Stupisce e amareggia constatare che nel varare la legge - afferma la Trentini nel mondo - la Provincia autonoma di Trento non abbia tenuto conto di quanto previsto dalla legge nazionale e non abbia inserito questi immobili fra quelli assimilati ad abitazione principale.
Questa disparità di trattamento rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia non ha solo un effetto penalizzante sul piano economico, che si traduce in un’aliquota tripla o quadrupla rispetto a quella riservata all’abitazione principale ma riveste un valore simbolico di grande impatto.
«Il messaggio che riceve l’emigrante trentino è infatti tu non sei uno di noì. Così chi ha dovuto lasciare il proprio paese per lavorare all’estero, lasciando spazio e inviando risorse a chi rimaneva, contribuendo così allo sviluppo del Trentino di oggi, si vede ora trattato alla stregua di un turista», sottolinea la Trentini nel mondo».