Profughi, Merkel critica la chiusura austriaca
Altra pesante critica della Germania verso la decisione dell'Austria di contingentare al minimo il transito di profughi: "Non abbiamo tenuto la Grecia nell'euro" per poi "piantarla ora in asso", ha detto ieri sera la cancelliera tedesca Angela Merkel, in un talk show di ARD.
"Questa non è la mia Europa. Sono in stretto contatto con Tsipras, le condizioni sono molto difficili", ha spiegato, criticando la decisione austriaca di introdurre un tetto limite all'ingresso di profughi nel paese.
"Questa è esattamente la mia paura: se uno definisce la sua frontiera e l'altro soffre. Questa non è la mia Europa".
La cancelliera ha tuttavia sottolineato di essere fiduciosa sulla soluzione europea, ribadendo che molti passi avanti sono stati fatti, "come i 3 miliardi per i profughi siriani in Turchia", "l'approvazione della missione Nato contro i trafficanti, il monitoraggio sull'Egeo". Merkel ha spiegato di non credere che chi ha salvato la Grecia nell'eurocrisi - "e lì noi eravamo i più severi", ha ammesso - abbandonerà adesso la Grecia.
"C'è il desiderio di trovare una soluzione" alla crisi dei migranti, anche da parte altri leader europei, ha aggiunto Merkel, sottolineando che "tutti vogliono mantenere Schengen", anche Polonia e Ungheria. "La Germania non ha un ruolo prioritario. E la responsabilità è comune", ha proseguito.
Alla domanda se trarrà conseguenze personali, nel caso in cui il prossimo consiglio europeo dovesse fallire, ha risposto: "No. Devo andare avanti".
"È mio dovere trovare una strada comune per questa Europa", ha sottolineato Angela Merkel convenendo in più di un passaggio del suo intervento che non tutti credono nella strada intrapresa e perseguita dalla Germania.
Poi, la cancelliera ha replicato alle molte critiche e proteste che hanno come bersaglio la sua politica dell'accoglienza: "Anche io qualche volta mi dispero. Ma anche in quelle situazioni cerco di cavar fuori da questo qualcosa di ragionevole", ha spiegato.
"Sono molto ottimista che si riesca a trovare una soluzione europea", ha affermato infine in vista dei prossimi vertici, quello del 7 marzo, con la Turchia, e quello europeo del 17. Alla domanda se abbia un piano B, Merkel ha risposto: "No, non ce l'ho"