Gomorra e agricoltura Prodotti «certificati»

La ricerca, commissionata dal Comune di Casal di Principe, stabilisce che frutta e verdura non rappresentano un pericolo per la salute. L'ateneo rassicura e il sindaco pensa al marchio di qualità dei prodotti agricoli di Terra di Lavoro

Tutti hanno in mente le immagini di Gomorra, con il broker dei rifiuti (Toni Servillo) impegnato a cercare campi dove stoccare rifiuti tossici: campi spesso coltivati e destinati a produrre frutta e verdura per i mercati agricoli. Ma secondo l’Università Federico II di Napoli c’è da stare tranquilli. «I prodotti agricoli provenienti da Casal di Principe sono sani». Lo stabilisce uno studio del Dipartimento di Agraria. È uno studio commissionato dal Comune di Casal di Principe in collaborazione con la Regione Campania e con il progetto Life-Ecoremed e presentato nell’aula consiliare del municipio di Casale dal sindaco Renato Natale e dal professor Massimo Fagnano

«Abbiamo prelevato 50 campioni di prodotti vegetali e di suolo - spiega Fagnano - in 50 aziende agricole di Casal di Principe. Dalle analisi, eseguite dal laboratorio del Dipartimento di Chimica della Federico II, è emerso che nessuno dei prodotti agricoli, dai pomodori alle pesche, dai broccoli al mais, è contaminato in quanto il livello di sostanze chimiche presenti non ha superato il limite previsto dalla legislazione comunitaria mentre non sono state rilevate tracce di altri inquinanti organici come gli idrocarburi leggeri e pesanti». 

«Per i terreni, i valori di sostanze inquinanti come berillio, tallio, arsenico, zinco e selenio, che in qualche caso sono un pò più alti, sono comunque attribuibili alla natura geologica dei suoli, in particolare alla natura vulcanica. Inoltre - ha aggiunto - non è stato rilevato per tali campioni di terreno un conseguente accumulo degli inquinanti nei prodotti vegetali». Esulta il sindaco Natale: «È arrivato il momento di introdurre un marchio di qualità dei prodotti agricoli di Terra di Lavoro».

 

 

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