Sardegna, cade dopo una rovesciata. Morto un ragazzino di 10 anni
È morto sotto gli occhi del padre che aveva seguito i suoi allenamenti, che lo aveva visto giocare e palleggiare solo qualche minuto prima. Poi quel tentativo di rovesciata e quella caduta violenta sul terreno in erba sintetica che non gli ha lasciato scampo. La vittima è un bambino di soli dieci anni di Quartu Sant'Elena, terza città per numero di abitanti in Sardegna. Il ragazzino giocava nella scuola calcio "San Francesco" e anche oggi aveva preso parte a una partita di allenamento nei campi che si trovano nell'omonima via, dietro il cimitero.
L'incidente è avvenuto intorno alle 19.30. Il bimbo, secondo una prima ricostruzione, aveva appena finito la partitella con i compagni, ma era comunque rimasto sul terreno di gioco. Voleva provare qualche tiro, qualche palleggio in più per affinare la tecnica, una cosa normale per i giovani calciatori. Il padre osservava tutto a bordo campo. Il ragazzino avrebbe tentato una semirovesciata, ma nella caduta ha battuto violentemente la testa sul terreno, perdendo i sensi. Il genitore si è subito precipitato in campo per soccorrerlo e ha tentato anche di rianimarlo. Nel frattempo, in pochi minuti è arrivata anche un'ambulanza medicalizzata del 118. I sanitari hanno cercato in tutti i modi di rianimare il ragazzino, sotto gli occhi disperati del padre, ma non c'è stato nulla da fare.