Trivelle in Adriatico I dubbi del ministro

Il ministro dell’ambiente del Governo Renzi prende tempo. Di fronte all presa di posizione del mondo ambientalista dice che le associazioni dicono no alle trivelle per gas e petrolio nell’Adriatico «per contratto». E butta lì: forse il 17 aprile si può decidere di non andare a votare. Meglio andare al mare, dunque - finché c’è - cercando di affossare il referendum, già a rischio quorum. «È un quesito ideologico e strumentale, non so se vale la pena di andare a votare e comunque l’astensione è un modo di esprimere il pensiero». Il ministro Gian Luca Galletti, dedicato alla difesa dell’ambiente, esprime i propri dubbi sul referendum del 17 aprile sulle trivelle.

«Non ho deciso cosa fare - ha dichiarato ai microfoni di Radio Capital - è un tema di discussione con me. Ne ho parlato in famiglia, mia moglie vota no, i figli non lo so. Uno di loro era partito per il sì poi quando l’ho portato a ragionare è diventato più indeciso. In ogni caso vedo molta disinformazione, non si tratta di un quesito trivelle sì o trivelle no, il quesito è tecnico e riguarda le concessioni, inoltre non è che non estrarre petrolio voglia dire salvaguardare il nostro ambiente. Noi abbiamo già la legislazione più restrittiva di tutto il mondo».

Alla domanda sul fronte delle associazioni ambientaliste schierate per il sì, il ministro ha sottolineato che «il fatto che le più grosse siano schierate per il sì non mi mette a disagio perchè per queste associazioni c’è un obbligo morale da contratto».

 

 

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