Si moltiplicano gli episodi di sciacallaggio L'indignazione della Rete: «Maledetti»
Soccorritori e forze dell'ordine segnalano il moltiplicarsi di episodi di sciacallaggio nel comune di Arquata, e in particolare nella frazione di Pescara del Tronto spazzata via dal terremoto di ieri. Secondo i soccorritori, in molti casi, si sono verificati episodi già nel corso della prima notte del sisma. Mentre stamani i carabinieri hanno intensificato i controlli in tutta l'area, dove lo stato della distruzione facilita il compito degli "sciacalli".
Sale anche all'Aquila il rischio sciacallaggio dopo il sisma distruttivo del Centro Italia che ha riacceso nel capoluogo abruzzese l'incubo del 6 aprile 2009. Ai carabinieri del capoluogo sono arrivate alcune segnalazioni di persone ben vestite che hanno suonato casa per casa chiedendo soldi per l'emergenza sisma di Amatrice. Al momento non risultano denunce. Ma c'è anche un altro caso, sulla cui veridicità al momento si dubita ancora, di cui si sta parlando con un messaggino che si sta diffondendo in modo virale tra gli aquilani, attraverso la messaggistica di Whatsapp e anche attraverso i social network. "Attenzione: gira per L'Aquila un gruppo di persone che, fingendosi dipendenti del Comune, chiedono di entrare nelle abitazioni per verificarne l'agibilità e poi commettere furti! La meschinità umana non ha limiti. Fate girare!", è il testo. Su questa casistica, tuttavia, al momento mancano sia denunce che segnalazioni tanto ai Carabinieri quanto alla Polizia di Stato.
Per SCIACALLI pronti a rubare sulle macerie del #terremoto, io vorrei almeno 10 anni di galera ai lavori forzati. Schifosi.#TerremotoItalia
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 25 agosto 2016
Milioni di italiani solidali con le popolazioni colpite dal terremoto. I pochi sciacalli che rubano fra le macerie vanno presi e puniti.
— Deborah Bergamini (@DeborahBergamin) 25 agosto 2016