Fugatti perde le staffe: «Adesso basta totocandidato»
«Negli ultimi giorni ho sentito girare i nomi di Ilaria Vescovi, Mauro Fezzi e Diego Schelfi: a questo punto candidiamo direttamente Lorenzo Dellai che è meglio». Ha perso la pazienza, Maurizio Fugatti, candidato in pectore del centrodestra autonomista per la presidenza della Provincia. E ieri è sbottato, rispondendo così in modo secco a Progetto Trentino e Civica Trentina, che da mesi stanno tirando il can per l'aia, proponendo i nomi più improbabili, come appunto i tre citati dal sottosegretario leghista alla Salute, che sono emersi negli ultimi giorni come candidature «territoriali» alternative al nome della Lega.
Il fatto è che Silvano Grisenti (Progetto Trentino) e la Civica Trentina di Rodolfo Borga non sembrano avere alcuna intenzione di aderire a una coalizione guidata dalla Lega e dunque stanno cercando di condizionare il loro sostegno al centrodestra a un cambio di leadership. Ma ora il Carroccio, a fronte delle ultime proposte, quelle della ex presidente di Confindustria del Trentino e degli ex presidenti della Federazione della cooperazione, tutti nomi da sempre vicini al centrosinistra in particolare all'Upt di Lorenzo Dellai, ha deciso di dire basta. Quando è troppo è troppo.
«Tra la Vescovi, Fezzi e Schelfi - ironizza Fugatti - io propongo Dellai. Insomma, basta commedie. Questo è un circo. Perché se escono nomi seri sotto l'aspetto politico, che magari hanno effettivamente una marcia in più, noi siamo pronti a sederci e a ragionarci. Se invece si vuole fare un circo di nomi e manca solo che ci dicano Pippo, basta che non sia uno della Lega, noi diciamo che ne abbiamo avuto abbastanza. Siamo stati educati e pazienti, ma ora noi partiamo con chi ci sta».
Fugatti non si dice preoccupato del fatto che Grisenti e la Civica Trentina possano decidere alla fine di non aderire al centrodestra guidato dalla Lega, ma spostarsi in un nuovo polo di centro, con i sindaci civici di Francesco Valduga, un po' come già fecero nel 2013, con la coalizione di civiche di Diego Mosna, che allora fu un flop. «Le liste civiche - sottolinea Fugatti - le abbiamo comunque. Altre arriveranno appena partiamo. Noi abbiamo un forte rispetto per chi fa scelte diverse, ma poi serve serietà e sintesi altrimenti i trentini non capiscono».
Il nome dell'imprenditrice Ilaria Vescovi, per altro, è stato proposto non solo al centrodestra, ma anche al tavolo dei sindaci civici di Valduga, così come del resto fu per il nome del professore Geremia Gios, anch'esso in bilico tra una coalizione per svariate settimane.
Il nome di Schelfi viene indicato come un'idea dell'ex dellaiano Grisenti, ma il diretto interessato smentisce ogni coinvolgimento e interesse a far parte di questa girandola di nomi. «È un'assoluta sorpresa - commenta infatti Schelfi - non ho sentito nessuno e non intendo dare disponibilità a nessuno».
Il giovane segretario della Lega nord Trentino, Mirko Bisesti, sull'ipotesi Schelfi per altro dice: «Il suo nome non è stato portato al tavolo della coalizione e dunque non commento». Il tavolo torna infatti a riunirsi martedì e la Lega ha già detto chiaramente agli alleati che non intende perdere altro tempo nella discussione sul candidato presidente. Il nome più forte resta quello del sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti. Anche Forza Italia e Fratelli d'Italia non dovrebbero avere problemi a riconoscerlo, mentre già c'è il sostegno di Agire, Fassa e degli autonomisti di Kaswalder. Mentre Giacomo Bezzi, in difficoltà in Forza Italia, sta mettendo insieme una lista civica da affiancare a quella della Lega, a condizione, naturalmente, che il candidato presidente sia Fugatti.