Il pubblico impiego in piazza protesta sotto la Provincia per il rinnovo del contratto
E’ in corso questa mattina la mobilitazione del pubblico impiego trentino, con assemblee dei lavoratori, una riunione plenaria iniziata alle 9 nella sala della Cooperazione e un presidio di dipendenti pubblici davanti al Palazzo della Provincia. La riunione nella sala della cooperazione si è trasformata in una manifestazione di piazza visto l'alto numero di presenti che non riuscivano ad entrare nella sala.
Al centro la questione del rinnovo contrattuale, che riguarda anche la manovra finanziaria. L’altro ieri Cgil, Cisl e Uil del Trentino hanno infatti incontrato il presidente di piazza Dante, Maurizio Fugatti, ricevendo l’impegno a un aumento di 3,3 milioni delle risorse presenti nella manovra 2019 per il rinnovo nel pubblico impiego, portando lo stanziamento a 10 milioni e indicando un percorso per arrivare nel 2022 ad aver destinati tutti i 56 milioni necessari (per un aumento in busta paga del 4,1%). Ma promessa e tempistica hanno lasciato delusi i sindacati.
Intanto, la finanziaria provinciale è passata ieri il vaglio in commisisone con i voti a favore della maggioranza (5) e contrari dell’opposizione (4). Ora è attesa in aula l’11 dicembre. Il passaggio è avvenuto ieri, con l’ok ai tre disegni di legge che formano la manovra 2020 e per il triennio 2020-2022.
Ci sono state ancora tensioni sull’articolo 14 della legge collegata, che introduce la perdita del diritto di un nucleo familiare sia ad accedere a un alloggio Itea sia a continuare ad abitarvi se un componente abbia subito una condanna a una pena detentiva non inferiore a 5 anni o abbia commesso uno dei reati particolarmente gravi previsti dal codice di procedura penale.
(Foto Alessio Coser)