Sostegno all'economia trentina con 445 milioni per colmare le minori entrate causa Covid Alle opere pubbliche destinati 70 milioni
Circa 445 milioni di euro per dare immediato sostegno all’economia trentina attraverso iniziative e progetti realizzabili in tempi rapidi, soprattutto attraverso investimenti sulle opere pubbliche: questo l’obiettivo della manovra di assestamento approvata in via preliminare dalla giunta provinciale di Trento guidata dal presidente Fugatti.
Da qui all’esame in aula, previsto per fine luglio, le cifre potrebbero tuttavia cambiare se il governo, con il quale è in corso una serrata trattativa, dovesse aumentare la quota riservata alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome.
Il mancato gettito causato dall’emergenza Covid, spiega una nota della Provincia, ammonta a circa 350 milioni e dunque una parte delle risorse andrà a colmare questa perdita. 138 milioni sono, al momento, garantiti dallo Stato, anche se la trattativa è in corso; 200 milioni provengono dall’avanzo di amministrazione derivante dal rendiconto 2019 e 60 milioni di euro da un incremento delle risorse messe a disposizione dalla Regione.
Le risorse dell’assestamento verranno destinate in via prioritaria, come detto, al finanziamento di opere pubbliche (70 milioni), alla realizzazione di nuove strutture sportive in vista delle Olimpiadi invernali 2026 (62 milioni), come contribuiti ai Comuni trentini per investimenti di breve termine (42 milioni), servizi sanitari connessi all’emergenza (30 milioni), politiche per la casa (22 milioni), sostegno alle assunzioni nel turismo e occupazione a tempo determinato (15 milioni). Altri interventi prevedono il dimezzamento Imis per le strutture turistiche (12,5 milioni) e l’integrazione del fondo partecipativo promocoop (10 milioni).
Prosegue intanto l’attuazione delle azioni della legge 3 denominata «Riparti Trentino». La giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli, ha approvato il provvedimento che dà il via alla raccolta di idee progettuali di gruppi di imprese per favorire nuove forme di commercio elettronico sul territorio.
«Questo progetto di ricerca e trasferimento tecnologico - spiega una nota della Provincia - dovrà rispondere ai nuovi paradigmi commerciali delle reti globali, ma essere soprattutto disegnato sui bisogni di un territorio dalla geografia eterogenea e con la presenza di portatori di interesse caratterizzanti come le piccole e medie imprese e le realtà cooperative».
«Questo investimento - spiega Spinelli - consentirà di avvicinare fornitore e consumatore, proponendo modalità di vendita sempre più rispondenti ai reali bisogni di acquisto, anche adattandosi di volta in volta ai bisogni del mercato trentino, favorendo quindi il commercio di prossimità». Le candidature al bando saranno aperte dal 15 luglio.