Speranza: entro fine giugno arriveranno 50 milioni di vaccini, Pfizer anticiperà i tempi
Il ministro della salute parlando alla Camera ha lanciato messaggi di fiducia, il suo sottosegretario Costa sollecita date precise per le riaperture di ristoranti e altre attività
ROMA. Nel secondo trimestre arriveranno 50 milioni di vaccini e Pfizer anticiperà alcuni milioni di dosi che per l'Italia significano circa 7 milioni. Prudenzialmente il commissario Figliuolo sta lavorando a 45 mln dosi di vaccini in arrivo entro giugno. Questo ci mette nelle condizioni di completare la vaccinazione nelle fasce piu a rischio. Vaccinare i più anziani è giusto e tutte le regioni devono attenersi a queste indicazioni".
Lo ha detto questa mattina il ministro della Salute Roberto Speranza nell'informativa alla Camera dei deputati.
"Voglio dare un messaggio di determinazione e fiducia: non sottovaluto le difficoltà ma ci sono le condizioni per guardare con fiducia alla fase che si sta aprendo. Finalmente ci sono le condizioni per raccogliere i primi concreti risultati del lavoro che svolgiamo da mesi grazie alle vaccinazioni. Tra aprile e giugno riceveremo oltre il triplo delle dosi di vaccino", ha aggiunto.
Più decise le parole del sottosegretario alla salute Andrea Costa (Noi con l'Italia-Liguria popolare), pronunciate alla conferenza stampa di presentazione del tavolo tecnico "La salute nello sport": "Ci sono condizioni per pianificare una serie di riaperture. Dobbiamo pensare a un piano con date certe e scadenze, per dare modo di organizzarsi alle attività che hanno bisogno di più tempo per farlo, come nel caso del turismo.
Ad esempio, agli albergatori dobbiamo dire già oggi che magari da giugno possono mettere in moto la macchina organizzativa che serve a non farsi trovare impreparati".
"La politica - ha aggiunto il sottosegretario - ha davanti a se una grande sfida e l'occasione di riallacciare un rapporto di fiducia con i cittadini ma possiamo farlo se ci assumiamo la responsabilità delle scelte. Abbiamo un piano vaccinale che sta andando avanti, quindi dobbiamo tener conto dei dati della pandemia ma anche di uno scenario che ogni giorno cambia. Credo che dei segnali di riapertura devono esser dati e solo così possiamo contribuire allentare il clima di tensione che c'è nel paese".