Oggi nessun decesso da Covid, ma il Trentino è il peggiore in Italia per vaccinazioni, se continua così «immunità di gregge» un mese dopo gli altri
I dati dell’Azienda Sanitaria, con la Provincia che annuncia trionfante il raggiungimento delle 330 mila dosi inoculate. Ma siamo in fondo alla classifica nazionale dei vaccinati completi, e penultimi nelle dosi somministrate - I GRAFICI
IL CAOS Assalto all'hub vaccinale
FOTO La lunga colonna di auto ferme
VIDEO L'hub vaccinale preso d'assalto dalle auto
TRENTO. Buone notizie anche oggi dal bollettino Covid dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari che per il secondo giorno consecutivo segna il numero 0 nell’elenco dei decessi con una bassa percentuale di nuovi contagi (21) su circa 1500 tamponi analizzati. E intanto la campagna vaccinazioni tocca ormai quota 330.000 (ma il Trentino resta all’ultimo posto in Italia per dosi completate e al penultimo per dosi yotali somministrate), mentre altri 12 guariti portano il totale a 43.870.
Ieri sono stati analizzati 661 tamponi molecolari (tutti nel Laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento) che hanno identificato 7 nuovi casi positivi confermando anche 23 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi. Questi ultimi sono stati 937 ed hanno individuato 14 nuovi contagi
Tra i contagi di oggi, 3 riguardano bambini o ragazzi (1 ha meno di 2 anni, 1 in fascia 3-5 anni e 1 tra 14-19 anni). Ieri le classi in quarantena erano 23).
Ci sono 4 contagi anche fra la popolazione più anziana: 1 fra gli ultra ottantenni, 2 in fascia 70-79 anni e 1 fra i 60 ed i 69 anni.
In ospedale ieri sono state ricoverate 2 persone, ma le dimissioni sono state 4: al momento ci sono 25 pazienti, di cui 6 in rianimazione.
I vaccini somministrati questa mattina hanno raggiunto quota 329.393 vaccini (di cui 100.478 seconde dosi). A cittadini Over 80 sono state somministrate 64.544 dosi, mentre nelle fasce 70-79 e 60-69 anni sono state rispettivamente 70.316 e 68.127.
Se continuiamo così saremo gli ultimi in Italia a raggiungere «l’immunità di gregge». Come scrive oggi il Corriere della Sera a livello nazionale «le regioni un po’ in affanno in questi giorni possono essere incentivate a fare di più e meglio senza sconfessare il loro operato. Probabilmente quelle più a rilento sono quelle che stanno aprendo alle fasce d’età più giovani con qualche giorno di slittamento perché si stanno concentrando sulle fasce centrali di questi giorni, quella tra i 50 e i 59 anni e tra i 40 e i 49 anni. Questa può essere la spiegazione dell’Emilia-Romagna, che raggiungerebbe l’immunità il 21 settembre. O come il Piemonte il 22 settembre, e il Veneto il 20 settembre, al momento due eccellenze che però fanno registrare un lieve rallentamento nell’ultima settimana che viene infatti cristallizzato nell’analisi. La Calabria arriverebbe all’obiettivo il 16 settembre, la Toscana il 14 settembre, la Sardegna l’11 settembre come la Liguria, le Marche il 4 settembre. L’ultima è la provincia autonoma di Trento, il 4 ottobre, dove sembrano frenare le nuove adesioni in un territorio in cui è stata già vaccinata con prima dose una buona parte della popolazione.
Questo il grafico interattivo dell'andamento dei morti (fonte: Apss/trentinodigitale)
Il numero dei contagi
L'andamento dei ricoveri
I dati per Comune