Sanità / Il caso

Oltre 1500 infetti dopo aver fatto il vaccino? Per gli esperti «è normale, e comunque mai gravi»

Il caso di Bolzano ha fatto scoppiare la polemica, ma per i virologi «siamo nella media, ed è probabile che si tratti di casi di variante Delta»; e poi «non sappiamo se avevano fatto una sola dose o tutte e due»

BOLZANO. Su 265.000 persone che hanno ricevuto almeno una prima dose di vaccino sono 1.559 quelle che, in Alto Adige, sono risultate positive al Covid-19. Ma gli esperti fermano sul nascere ogni possibile strumentalizzazione di questo dato. Dal virologo Fabrizio Pregliasco al biostatistico Marcks Falk non ci sono dubbi: possibili casi di contagio possono esserci in circa il 40% degli immunizzati, ma l'infezione da Sars-Cov-2 in chi è vaccinato è comunque di entità più lieve rispetto a chi non lo è e quasi mai comporta la rianimazione.

A evidenziare il dato è stato l'assessore provinciale alla sanità, Thomas Widmann rispondendo ad un'interrogazione del consigliere provinciale Josef Unterholzner (Enzian) basata sulla segnalazione di "casi di test positivi al coronavirus dopo l'avvenuta vaccinazione, che hanno interessato non poche persone, di ogni età, anche dopo il richiamo, e con decorso non privo di sintomi".

In base a questi dati, precisa Pregliasco, ricercatore dell'Università di Milano, gli infetti risultano essere 1.556 a fronte di 265.000 vaccinati, ovvero "sono una parte molto piccola e pertanto lo studio conferma l'opportunità della vaccinazione".

Inoltre, "i pazienti che si infettano dopo due dosi di vaccino quasi mai arrivano ad aver bisogno della rianimazione, come mostrano i dati sulle terapie intensive e i decessi di questi giorni. Quindi, di fatto, pesano meno sul sistema sanitario".

Certamente, aggiunge, "per valutare meglio nel merito, sarebbero utili maggiori informazioni. Ovvero si dovrebbe distinguere, scorporando i dati, se gli infetti avevano ricevuto sia la prima che la seconda dose, e soprattutto indagare quale tipo di variante presentavano le persone risultate infettate. E' probabile, purtroppo, si tratti di variante Delta, che abbiamo visto ha più possibilità di bucare il vaccino".

E proprio in merito a quest'ultima, sottolinea: "quello che sta avvenendo in Inghilterra lo vedremo fra 2-3 mesi anche da noi. Loro hanno aperto prima e hanno lasciato al virus occasioni di infezioni. Hanno avuto 65mila casi in settimana, però con solo 78 decessi, a dimostrazione dell'efficacia della vaccinazione con due dosi. Questo ci deve rendere più tranquilli".

Lo conferma il biostatistico Markus Falk. "E' assolutamente nella norma - afferma - che i vaccinati possano risultare positivi. L'unico dato che conta davvero è quello dei ricoveri e - secondo i dati a mia disposizione - praticamente nessun vaccinato finisce in ospedale". A Singapore, ad esempio, aggiunge Falk, "circa la metà dei positivi è vaccinata, in Alto Adige non abbiamo ancora a disposizione tutti i dati, ma dovrebbe trattarsi del 40% circa". E tra gli elementi che potrebbero pesare, vi è il fatto che "il vaccino sugli anziani ha un'efficacia ridotta del 70-80%"

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