Martina Scialdone, l'avvocata delle donne uccisa dall'ex in un ristorante a Roma
La donna si trovava al ristorante con il fratello, che ha assistito la scena. A spararle Costantino Bonaiuti, 61enne che non accettava la fine della loro relazione
ROMA. Martina Scialdone, avvocata di 35 anni, è stata uccisa dal suo ex davanti al ristorante, diverse le persone che lo hanno visto puntarle la pistola al cuore e poi spararle. L’uomo, Costantino Bonaiuti, sindacalista di 61 anni, si rifiutava di accettare la fine della loro relazione.
La vittima dell'ultimo episodio di femminicidio è una giovane donna e legale che si occupava di separazione e divorzi: l’uomo dopo averle sparato ha tentato la fuga ma è stato arrestato poco dopo dalla Polizia. L’episodio è accaduto il 13 gennaio verso le ore 22.30 nel quartiere Appio Latino, in via Amelia, al ristorante “Brado”, dove Martina alcuni minuti prima stava cenando col fratello.
L’ex l’ha raggiunta e si era seduto al tavolo tentando invano una riconciliazione ma lei è scappata in bagno terrorizzata e decisa a non vederlo più: a quel punto lui l’ha inseguita e poi preso a pugni la porta, mentre urlava: «Esci!».
«Abbiamo domandato alla ragazza se voleva rimanere nel locale - ha detto uno dei gestori, Christian Catania, a Repubblica - lei ha detto che era tutto ok ed è uscita per andare via: non abbiamo cacciato nessuno». Una ricostruzione in parte smentita da altri testimoni, secondo cui la porta del bagno in cui si era rifugiata la donna sarebbe stata aperta con una chiave di servizio.
Scialdone è stata vista in strada poco dopo le dieci da un senzatetto, Simone De Angelis. È lui a raccontare come Bonaiuti le ha puntato la pistola al petto ed esploso un proiettile. Davanti agli occhi del fratello.
Il sessantunenne, ingegnere ed esponente di AssiVolo, sindacato dei quadri Enav, aveva un porto d'armi per uso sportivo e non si può escludere che frequentasse il poligono di Tor di Quinto, lo stesso finito sotto i riflettori alcune settimane fa per una Glock rubata da un uomo che a dicembre proprio a Fidene fece una strage uccidendo quattro donne.
La lista dei femminicidi intanto continua ad allungarsi: poche ore dopo in provincia di Rimini, a Bellaria Igea Marina, sono stati rinvenuti i cadaveri di una coppia di anziani: da una prima ricostruzione lui, un ottantenne, sarebbe sceso dalla macchina, avrebbe sparato alla compagna settantenne e poi, tornato in auto, si sarebbe ucciso.