Legge sulla difesa della sovranità nazionale: procedura d'infrazione Ue contro l'Ungheria
Il provvedimento varato a Budapest prevede un regime di sanzioni per i partiti che utilizzano fondi esteri nelle campagne elettorali, nonché l'istituzione di un'autorità di controllo sulle influenze straniere
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BRUXELLES. La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura d'infrazione contro l'Ungheria in merito alla legge approvata di recente "a tutela della sovranità". Lo comunica l'esecutivo comunitario in una nota. Il provvedimento prevede un regime di sanzioni per i partiti che utilizzano fondi esteri nelle campagne elettorali, nonché l'istituzione di un'autorità di controllo, l'Ufficio per la tutela della sovranità, che svolge attività di analisi e indagini in relazione alle influenze straniere sulla sovranità nazionale, compresi i processi elettorali, con l'obiettivo di "proteggere l'identità costituzionale".
La Commissione ha inviato una lettera di messa in mora all'Ungheria dopo un'attenta valutazione della legge sulla difesa della sovranità nazionale adottata dal Parlamento ungherese e in vigore dal 22 dicembre 2023. Secondo l'esecutivo comunitario, il provvedimento in questione viola diverse norme del diritto primario e secondario dell'Ue, tra cui quelle per il rispetto dei valori democratici nonchè diversi diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, come il diritto al rispetto della vita privata e familiare, il diritto alla protezione dei dati personali e la libertà di espressione e di informazione. Budapest ha due mesi di tempo per rispondere alla lettera di Bruxelles, primo passo della procedura d'infrazione.
Se il governo ungherese non affronterà i problemi individuati dalla Commissione, quest'ultima potrà decidere di inviare un parere motivato, secondo e ultima tappa della procedura prima del deferimento alla Corte di giustizia Ue.