Il rosso proibito, la maestrina in verde

di Paolo Ghezzi - NO

Non è una grande novità che qualcuno, nella devastante crisi deimodelli educativi e delle autorità pedagogiche, proponga l'abolizionedei voti, almeno fino alla successiva restaurazione ministeriale(Gelmini o no, la scuola è sempre un pendolo tra partecipazionismodemocratico-egualitario e severismo selettivo-reazionario). La novità èche il buonismo educativo oggi arrivi a proporre il superamentodell'inchiostro rosso nella correzione dei compiti: colore troppoaggressivo e violento, può causare traumi negli alunni.
Il politically correct cromatico ha contagiato già parecchie scuole del Regno Unito, ha raccontato il Daily Mail.
Ineffetti, il rosso ricorda il drappo del torero, il libretto di Mao, lebandiere dei sovietici, l'imperialismo del Sol Levante giapponese, ilsangue, i papaveri, il vino, il sorgo, il tuorlo dell'uovo e il vestitodi Babbo Natale (che chissà se esiste) e dunque può crearedestabilizzazioni emotive politicamente scorrette. Meglio il verde, ilfucsia o l'indaco.
La novità più sconvolgente, però, è che questa nuova svolta nelrimbecillimento buonista della pedagogia venga proposta dagli inglesi,che sono da sempre i maestri (basti leggere tutti i loro miglioriscrittori, da Dickens in giù fino a Harry Potter) dell'educazionespartana, della severità vittoriana, del sadismo collegiale, delleasprezze da public schools (che sono gli istituti privati piùterribilmente selettivi), della cattiveria gratuita, della crudeltàpsicologica, delle punizioni corporali, della verga e delle doccegelate, e delle orrifiche cene a base di pudding e montone lesso.Insomma della pedagogia sadica della serie: chi sopravvive alle nostrescuole, troverà che il resto della vita è una passeggiata.
Non è più la perfida Albione di una volta.
Inogni caso, pare che l'assessora Dalmaso - incoraggiata dal presidenteed ex assessore all'istruzione ad interim Dellai già protagonista dellaguerra santa contro l'inutile aggressività degli esami di riparazione -abbia costituito all'indomani del Natale una commissione ad hoc permigliorare ulteriormente la proposta inglese adattandola allasensibilità alpin-mediterranea degli alunni trentini. E dunque, nonsolo pennarelli verdi per tutti gli insegnanti, ma anche: gessi dinuova generazione, antiscricchiolio (i rumori acuti sono dannosi ainervi) e di colore azzurro pallido (il bianco abbagliante spara negliocchi); lavagne rosa, ottimistiche, per evitare l'impatto deprimentedel grande rettangolo nero nelle prime ore del giorno; banchiergonomici con sfondo di margherite democratiche sul piano di lavoro epoltroncine rilassanti in lattice ecologico per i fisiologiciassopimenti dei ragazzi stressati dalle attività di socializzazionedella notte precedente; babbucce morbide da indossare all'ingresso inaula per attenuare l'impatto tattile e acustico del pavimento, peraltroinsonorizzato e performante secondo le più recenti indicazioni dellascuola progettistica di Renzo Piano.
Quanto poi al codice di buone pratiche, un'apposita circolareassessorile dalmasiana prescriverà: il "tu" da alunno a prof, lafacoltatività dell'interrogazione fino al tredicesimo motivato ecortese rifiuto ("ehi, prof, no, oggi lasciami vivere che mi sonosvegliata un po' sclerata, okkèi?"), dopodiché l'insegnante avrà ildiritto di procedere all'interrogazione ma solo su domande concordateventi giorni prima e alla presenza dell'avvocato dell'alunno;autorizzazione all'uso del telefonino personale per fare arrivare inclasse mamma o papà nel caso di acuto disagio psicologico dellostudente (esempio: tema in classe su argomento inatteso; comunicazionedi spiazzante voto negativo, peraltro impugnabile avanti al Tar);fornitura di carrellini a metano per il trasporto dei libri scolasticida casa a scuola e viceversa; istituzione della happy half an hour ametà mattina (sottraendo un quarto d'ora alla lezione precedente e unaltro quarto alla seguente) con distribuzione a docenti e discenti dibirra analcolica e simil-spinelli biologici per favorire la qualitàdelle relazioni interpersonali e delle dinamiche di gruppo.
Di fronte alla demagogica reazione leghista ("Così si creano ibamboccioni di domani, e poi dove andrà Dellai a trovare le risorse?")il presidente della giunta ha risposto stentoreamente: "Qui abbiamo difatto abolito la disoccupazione, la stretta creditizia e l'infelicità.Il Trentino sarà la prima provincia oil-free, Berlusconi-free,crisis-free e stress-free del Nord Italia. Non solo, daremo il votoagli studenti, affinché possano scegliersi da soli gli educatorimigliori". E quindi, rivolgendosi alla fida Dalmaso: "Mariastella nopasarà, nevvero cara Marta?". E quella, di rimando: "Gelmini Gelmini,giù le mani dai nostri bambini!".
Sul sito della Provincia autonoma, il coraggioso slogan assessorileapparirà in arancione, il colore del Festival dell'Economia. Anche sulweb, oltre che in giunta (il Pd pacheriano è rosa pallido, screziato)il rosso è definitivamente abolito, l'aggressività accantonata,l'armonia assicurata. Marta magica. Marta arcivescova. Dellai santosubito. Dellai Santa Claus, ma biancovestito.

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