Salute

Caffè e stimolanti, serve moderazione

Nelle varie civiltà, sin dai tempi passati, si è diffuso l’utilizzo di piante adattogene o stimolanti per contrastare la fatica, e ora ne stiamo scoprendo i benefici ma anche i possibili effetti collaterali.

Nelle varie civiltà, sin dai tempi passati, si è diffuso l’utilizzo di piante adattogene o stimolanti per contrastare la fatica, e ora ne stiamo scoprendo i benefici ma anche i possibili effetti collaterali.

Alcune di queste sostanze fanno parte della nostra alimentazione (caffè, the, cioccolato), altre le andiamo a cercare in farmacia o erboristeria o nei normali integratori, per l’attività sportiva o per favorire la concentrazione.

Le sostanze eccitanti, come il caffè, aumentano l’attività dell’intero organismo che però tende a difendersi dal loro utilizzo ripetuto riducendone l'efficacia.

Le sostanze adattogene invece (eleuterococco, maca, ginseng, withania, etc.) rendono l’organismo più efficiente nel combattere lo stress.

Quindi, nel tempo sono più efficaci le sostanze adattogene, sul momento quelle stimolanti.

La caffeina

La caffeina è una sostanza chimica in grado di modificare lo stato psico-fisico di chi la assume, potendo agire su attenzione, umore, comportamento, capacità motorie ed intellettive. Per questo motivo il caffè è contemporaneamente un bisogno e un piacere. Ma, come accade per tutte le sostanze che abbiano un'azione farmacologica, oltre ai benefici diventa importante capire quanto e quando assumerla per evitare effetti collaterali.

Dove si trova la caffeina?

Caffè, the, cacao, cioccolato amaro, alcune bevande (coca cola e simili), energy drink. Il contenuto varia notevolmente in rapporto al tipo di alimento e alla preparazione.

Il livello di caffeina che è meglio non superare è all’incirca, per un adulto che non abbia problematiche particolari, sui 300 mg, che equivale a 3-4 tazzine di caffè espresso.

Per i bambini, già abbondantemente iperstimolati, meno se ne utilizza meglio è. Per loro le fonti principali sono bevande come la coca cola e il cioccolato.

Le energy drink contengono la caffeina di una tazzina di caffè circa.

Dobbiamo però valutare che la dose di caffeina presente negli alimenti varia notevolmente; quindi, evitiamo di fare i piccoli chimici e cerchiamo di trovare un equilibrio in rapporto alle nostre esigenze e al nostro stato di salute.

Molte bibite analcoliche ed energy drink contengono anche altre sostanze sulle quali fare attenzione, come zuccheri, coloranti e conservanti, che quindi vanno riservate a momenti ludici e non a consumo regolare.

Caffeina, tolleranza ed astinenza.

L’assunzione frequente di caffeina determina tolleranza per cui essa tende a perdere efficacia. Per questo, dopo un po’ di tempo, si tende ad alzare le dosi di assunzione e spesso il caffè viene assunto non tanto perché ci svegli, ma perché possono insorgere sintomi da astinenza.

Quindi, più caffè bevo meno effetto avrà, ma peggioreranno i sintomi come disturbi digestivi, nervosismo e insonnia.

La capacità di metabolizzare la caffeina è estremamente variabile da individuo a individuo e dipende dalla genetica. Lo stesso dosaggio può determinare insonnia in alcuni e nessun effetto negativo in altri.

La caffeina viene smaltita lentamente dall'organismo, quindi, spesso, il caffè che non ci fa addormentare è quello di metà pomeriggio.

I sintomi da astinenza da caffeina sono in particolare mal di testa, stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, ma anche dolori muscolari e nausea. Insorgono dopo circa 12 ore (il mattino dopo ad esempio) e possono durare per alcuni giorni. Per cui se siete forti consumatori di caffeina riducete progressivamente il consumo evitando cali drastici.

Gli atleti spesso riducono l’assunzione di caffeina nella vita di tutti i giorni, utilizzandola al momento del bisogno, in quantità non eccessive, e cioè prima di un allenamento pesante o di una competizione.

Nei ragazzi un problema importante consiste nel fatto che, non essendo abituati all’assunzione degli stimolanti, anche l’assunzione di un energy drink può determinare, soprattutto se associato a fumo ed alcool, insorgenza di attacchi di panico o di ansia marcata.

La caffeina va usata con moderazione in chi soffre di aritmie, pressione alta, irritabilità, insonnia, e soprattutto di problemi digestivi e di reflusso gastro esofageo.

Non dimentichiamoci però che Il caffè, il thè, il guaranà, il cioccolato contengono, oltre alla caffeina, altre sostanze importanti per la salute. Ne parleremo in un prossimo articolo.

Fabio Diana

Specialista in Medicina interna e Medicina `dello sport

www.fabiodiana.it

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