Tumore al seno, si abbassa l'età
Il tumore al seno tende a colpire donne sempre più giovani: la malattia si manifesta per un 30% dell'incidenza totale nella popolazione femminile al di sotto dei 50 anni, ovvero fuori dal range d'età prevista dai programmi di screening mammografico (50-70 anni). Basti pensare che in Trentino circa l'11% dei casi sono stati diagnosticati in donne con meno di 44 anni, mentre il 25% dei tumori al seno trentini sono stati rilevati in donne con più di 75 anni. Il rimanente 64% ricade sulla popolazione femminile di età compresa tra i 45 ed i 74 anni
TRENTO - Il tumore al seno tende a colpire donne sempre più giovani: la malattia si manifesta per un 30% dell'incidenza totale nella popolazione femminile al di sotto dei 50 anni, ovvero fuori dal range d'età prevista dai programmi di screening mammografico (50-70 anni). Basti pensare che in Trentino circa l'11% dei casi sono stati diagnosticati in donne con meno di 44 anni, mentre il 25% dei tumori al seno trentini sono stati rilevati in donne con più di 75 anni. Il rimanente 64% ricade sulla popolazione femminile di età compresa tra i 45 ed i 74 anni. Ecco, quindi, l'importanza di invitare il pubblico «in rosa» a porre particolare attenzione verso questo tipo di malattia: a partire dalle 20.30 di questa sera saranno ben 61 enti trentini, tra comuni e comunità di valle, ad illuminare con luce rosa o a decorare del medesimo colore monumenti, fontane, piazze, chiese, sedi municipali e biblioteche.
Sono questi i numeri della massiccia adesione del Trentino alla campagna nazionale «Nastro rosa» 2013 promossa dalla Lega italiana contro i tumori (Lilt) nell'ottica di sensibilizzare il pubblico femminile nei confronti del tumore al seno, nonché di sottolineare i progressi effettuati negli ultimi vent'anni nella lotta a questa malattia.
Gli ultimi dati disponibili nel Registro tumori del Trentino risalgono al periodo compreso tra il 2003 ed il 2006 e stimano sul nostro territorio il verificarsi annuo di 370 casi di tumori al seno. Il che si traduce in un'incidenza di circa il 30% sulla popolazione femminile nel periodo indicato. «Per quanto riguarda il 2012 - afferma la dirigente del Servizio di epidemiologia dell'Azienda sanitaria provinciale Maria Gentilini - il dato di incidenza a livello nazionale si ferma al 29%: lo scorso anno si sono verificati 46mila nuovi casi di tumore alla mammella. E, sempre nel 2012, anche il Trentino verosimilmente si attesta sulla stessa percentuale». In termini di decessi, il Registro tumori del Trentino riscontra 100 morti annue tra il 2003 ed il 2006. A livello nazionale il tasso di mortalità rilevato nel 2012 è circa del 17%, ossia 13mila decessi per tumore al seno.
Negli ultimi vent'anni, tuttavia, la situazione è andata gradualmente migliorando: se negli anni Novanta il tumore al seno era considerato «incurabile» con una percentuale di guarigione del 30-35%, oggi di può parlare di malattia cronica con tasso di guarigione attorno al 90% dei casi. «La chiave di svolta - spiega il responsabile dello screening mammografico dell'Azienda sanitaria provinciale Marco Pellegrini - sta nella diagnosi precoce eseguibile grazie allo screening: le donne trentine sono molto attente poiché già attorno ai 45 anni manifestano attenzione nei confronti di questa buona pratica, nonostante la fascia d'età invitata a sottoporvisi parta dai 50 anni».
«La diagnosi precoce - conclude il direttore del reparto di oncologia dell'ospedale Santa Chiara Enzo Galligioni - riduce la mortalità e permette di integrare le attività di chirurgo, radioterapista ed oncologo. Oltre a consentire l'individuazione di caratteristiche personalizzate della malattia, per sottoporre il paziente a terapie più specifiche ed efficaci».
Nel corso della presentazione degli eventi correlati alla campagna «Nastro rosa» sono stati resi pubblici anche i dati relativi alle «sedi» più colpite da tumore per la popolazione trentina dal 2003 al 2006, che coincidono con la prostata per gli uomini ed il seno per le donne. A seguire, in campo maschile vengono colpiti colon e retto, polmone, vescica e fegato. Alle donne trentine vengono con maggior frequenza diagnosticati tumori a colon e retto, polmone, corpo dell'utero e stomaco.